Sea Watch, la Procura di Agrigento apre un'inchiesta

Interviene la Procura di Agrigento sul nuovo caso Sea Watch 3, la nave dell'ong tedesca che continua a incrociare al largo di Lampedusa: il procuratore aggiunto Salvatore Vella, infatti, ha indicato nel fascicolo aperto come vi possano essere i presupposti per l'ipotesi di reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Teoricamente, la nave si trova ora in acque internazionali ma il Viminale, pur avendo impedito l'attracco sulle coste italiane (il Tar del Lazio aveva poi respinto il ricorso della Sea Watch), aveva consentito lo sbarco a 10 delle 53 persone a bordo, alcuni dei quali neonati o in precarie condizioni di salute, circostanza che ha permesso alla Procura agrigentina di assumere la competenza del caso. Alcune delle 10 persone sbarcate sono state poi interrogate dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento.

Preoccupazione

Mentre i migranti a bordo della nave attendono di sapere dove sbarcheranno, l'operazione avvenuta qualche giorno fa al largo della Libia, nell'ambito della quale i migranti erano stati recuperati, si trasforma in una nuova matassa da sciogliere. Al momento, Sea Watch resta a 16 miglia nautiche cira dalla costa di Lampedusa, al di là del confine fra le acque nazionali e territoriali, mentre al Consiglio d'Europa si continua a discutere della questione migratoria, ribadendo la non valenza della Libia come porto d'attracco per queste navi: “I fatti dimostrano che non è un Paese sicuro – ha spiegato il commissario per i Diritti umani Dunja Mijatovic -. Sono preoccupata – aggiunge – per l'atteggiamento del governo italiano nei confronti delle ong che conducono operazioni di salvataggio nel Mediterraneo”. Mijatovic, inoltre, intervenendo all'Ansa ha toccato il tema del decreto Sicurezza bis, dicendosi “seriamente preoccupata per l'impatto che alcune parti del decreto potrebbero avere sulla vita delle persone che necessitano di essere salvate in mare”. L'auspicio è che a “Sea Watch 3 sia indicato tempestivamente un porto sicuro che possa essere raggiunto rapidamente”.

Raccomandazioni

Sulla questione Sea Watch, a margine dell'evento di Confartigianato, è intervenuto nuovamente il vicepremier Salvini, che ribadisce il no categorico all'attracco: “In Italia per quello che mi riguarda e col mio permesso non arriva nessuno, possono mandare i caschi blu dell'Onu, gli ispettori del consiglio d'Europa, il commissario Basettoni, Pippo, Pluto e i Fantastici 4. Barchini e barconi non ne arrivano”. Proprio il commissario Mijatovic, in queste ore, ha rilasciato 35 raccomandazioni agli Stati membri, invitando tutti al rispetto dell'equilibrio fra la salvaguardia dei confini e la tutela delle vite umane in mare. Un equilibrio che, spiega, deve essere condiviso fra tutti.