Renzi: “L'arresto dei miei genitori è un capolavoro mediatico”

Io sto qui, non mi muovo e non ho paura”. E' la sfida lanciata dall'ex premier Matteo Renzi in un colloquio con un noto giornale italiano, dopo gli arresti domiciliari dei suoi genitori. “Vorrebbero giudicarci tutti nelle piazze populiste e aspettare un mio fallo di reazione”, ha affermato il senatore del Pd, “è una campagna di odio contro di me… Lo sanno anche i sassi dove vogliono andare a parare. Però è da vigliacchi mettere in mezzo la mia famiglia. Se la prendessero con me, avessero questo coraggio“.
“Hanno messo al gabbio mia madre, di più non potevano fare”, ha osservato Renzi, “ora loro hanno finito e inizio io”. “Se anche i miei venissero condannati, e così non sarà, riceverebbero comunque una pena meno pesante dell'arresto, così dicono gli avvocati. E quindi perchè metterli ai domiciliari? Solo per lo spettacolo mediatico“. Per l'ex premier “tutta questa storia si rivelerà un boomerang“. “Anche se in tanti cercano parole di consolazione, io conosco la verità che nessuno vuole dire. Se non avessi fatto politica, oggi i miei genitori non subirebbero questo”, ha insistito, “se loro sono in questa situazione umiliante è colpa del mio impegno politico di questi anni“.

Salvini: “Nessuna soddisfazione politica”

Il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha invece così commentato gli arresti ai domiciliari per i genitori di Matteo Renzi: “L'arresto di due settenatenni non mi comporta nessuna soddisfazione, non è così che si fa politica”; mentre il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha chiesto che quello che è accaduto, non venga strumentalizzato.