Preparava dosi di crack a forma di ostie

Preparava dosi di crack a forma di ostie. A Torino la Polizia ha arrestato un cittadino senegalese 25enne che aveva creato un laboratorio per la preparazione dello stupefacente nel quartiere Barriera di Milano. Come già scoperto nell’aprile scorso in un appartamento in Via Randaccio, nel quartiere “Madonna di Campagna”, gli operatori delle pattuglie “Falco” della Squadra Mobile hanno fatto irruzione in un alloggio in Via Leinì, a “Barriera Milano”, scovando un secondo piccolo laboratorio per la preparazione della “cocaina basata”, meglio nota come “crack”, sostanza solida che viene assunta per inalazione, realizzata nella forma tipica delle “ostie”. Il cittadino di origine senegalese, identificato in M.A.N., classe 1995, è stato arrestato per la violazione della normativa sugli stupefacenti. Al momento, si legge nel comunicato stampa della Polizia di Stato, sono in corso approfondimenti investigativi allo scopo di accertare se i due laboratori, quello di Via Randaccio e quello scoperto in Via Leinì, fossero collegati e riconducibili a un medesimo gruppo criminale.

Storia del crack, il sostituto della cocaina

Il crack, talvolta chiamato o'wild è una sostanza stupefacente nata in America e diffusasi a partire dagli anni ottanta, originariamente concepito e sintetizzato per uno scopo ben preciso: era destinato ai cocainomani cronici come sostituto della cocaina, in quanto l'assunzione nasale della polvere bianca provocava la distruzione dei tessuti nasali, per cui l'unica modalità di assunzione alternativa era rappresentata dall'inalazione. Il crack infatti viene assunto inalando il fumo dopo aver surriscaldato i cristalli in apposite pipe di vetro. Il surriscaldamento dei cristalli provoca degli scricchiolii che hanno dato origine al nome della nuova droga. Tra il 1984 e il 1990 vi fu un vero boom durante il quale l'uso e il traffico del crack subì un brusco aumento nelle principali metropoli statunitensi, comportando anche l'incremento di reati violenti come rapine, omicidi, furti; nonché fenomeni correlati al traffico della droga come guerre tra bande e nomadismo di senza fissa dimora e tossicodipendenti.