Ocean Viking approda a Messina, sbarcano i migranti

Sono i bambini e le loro madri i primi dei 182 migranti a bordo della Ocean Viking a metter piede sul molo Norimberga nel porto di Messina, dove ad aspettarli ci sono le ambulanze per le prime cure. La nave umanitaria di Sos Mediterraneé e Medici senza frontiere è arrivata nello scalo marittimo siciliano intorno alle 8:30 del mattino di martedì 24 settembre. Il Ministero dell'Interno italiano aveva accolto la richiesta di un porto sicuro fatte pervenire dall'equipaggio e autorizzato lo sbarco sull'isola. La macchina dell'accoglienza coordinata dalla Prefettura e formata da forze dell'ordine, Croce rossa, volontari e dipendenti pubblici era già sul molo in attesa dell'arrivo della nave. I migranti erano stati recuperati dalla Ocean Viking nell'ultima settimana, in tre diverse operazioni al largo della Libia. Durante le quali erano erano stati salvati rispettivamente 48, 61 e 73 profughi che si trovavano su imbarcazioni in difficoltà.

A terra

La prima cosa che hanno visto dell'Italia è stato il palloncino che gli operatori della Croce rossa hanno dato a ciascuno di loro appena sono scesi a terra. Sono stati accolti così i 14 minori, tra cui una bambina nata da pochi giorni, che sono sbarcati insieme alle loro mamme nel molo di Messina. Quando le operazioni saranno completate e tutti i profughi saranno a terra, verranno trasferiti nell'hotspot Bisconte allestito nella caserma Gasparro.

L'intesa a quattro

La vicenda Ocean Viking si sarebbe sbloccata nel pomeriggio di domenica 22 settembre, dopo che dalla Commissione europea hanno comunicato il raggiungimento di un accordo tra cinque Stati membri per la redistribuzione dei migranti. È successo alla vigilia del vertice di lunedì 23 settembre tra i ministri dell'Interno di Malta, Italia, Francia e Germania a La Valletta che ha prodotto una prima intesa che potrà essere i seguito allargata ad altri Paesi dell'Ue. Il titolare del Viminale Luciana Lamorgese si è detta soddisfatta al termine del summit maltese: “L'Italia non è più sola nella gestione dei flussi migratori”.