Multa milionaria per British Airways

Una multa molto molto cara. È quanto ha deciso il Garante della privacy britannico nei confroti della compagnia di bandiera, la celebre British Airways che lo scorso settembre è stata “perforata” dagli hacker, i quali hanno sottratto al colosso dei cieli informazioni su 380mila profili. Per questo furto informatico subito, British Airways dovrà pagare 183 milioni di sterline, pari a 204 milioni di euro all'Ico: agenzia britannica per la protezione dei dati personali. 

La reazione della compagnia

“Siamo sorpresi e delusi dai risultati dell'Ico”, ha dichiarato il Ceo di British Airways Alex Cruz in una nota. “British Airways ha risposto rapidamente all'atto criminale di furto di dati dei clienti e non ha trovato prove di attività fraudolente nei conti interessati da questo furto”, ha affermato. Willie Walsh, Ceo di IAG che è la società madre della società, ha annunciato piani per negoziare con l'Ico su questo tema e sul ricorso. All'inizio di settembre 2018, British Airways fu colpita da un attacco informatico, a seguito di un guasto del computer. Oggetto dell'attacco i dati finanziari dei voli tra fine agosto e inizio settembre, con il coinvolgimento di 380.000 carte di credito. Alla fine di ottobre, la società aveva specificato che di queste, 244.000 erano state effettivamente copiate. Le informazioni rubate sono quelle relative al nome, indirizzo, indirizzo email dei clienti e in particolare i dati della carta di credito, vale a dire il numero, la data di scadenza e il codice di sicurezza a tre cifre.

Il precedente

Tra i maggiori hackeraggi della storia nei confronti delle carte di credito si ricorda quello del 2013 al circuito Mastercard. Quando nel suo sito venne iniettato un Dos, ossia un bombardamento che di fatto paralizzò il circuito a lungo. L'attacco venne realizzo dai membri di Anonymus e venne da loro motivato per l'iniziativa di Mastercard di sospendere il finanziamento alla piattaforma di Julian Assange.