MAXI OPERAZIONE ANTI TRUFFA: LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA 13 MILIONI DI PRODOTTI CONTRAFFATTI

Lotta dura alla contraffazione: la Guardia di Finanza ha avviato dai primi di luglio una serie di operazioni che hanno coinvolto località balneari, montane e città d’arte a maggiore vocazione turistica, e che hanno portato in tutto al sequestro di 13 milioni di prodotti contraffatti e insicuri, più di mille distributori stradali di carburante controllati, 560 venditori abusivi fermati e 2 mila lavoratori irregolari scoperti, nonché 420 casi di affitti “in nero” scoperti.

Si tratta di un vero e proprio piano estivo, “un rafforzamento delle attività – spiega il comandante generale del Corpo, generale Giorgio Toschi – orientato verso la tutela delle imprese e dei cittadini che, con fatica e sacrifici, tutti i giorni operano e lavorano per il bene e per la crescita economica dell’Italia. Ho impartito precise disposizioni ai Reparti proprio per assicurare che le attività più approfondite siano mirate solo nei confronti di chi si pone deliberatamente fuori dalle regole e in concorrenza sleale con gli imprenditori onesti, a danno dell’intero sistema Paese”.

Le operazioni della Guardia di Finanza partono dai punti di smercio e vendita, che sono spesso concentrati nelle località di villeggiatura e puntano poi a ricostruire l’intera filiera del falso e della distribuzione.

Nel solo settore del commercio sono stati individuati oltre 560 venditori completamente abusivi per totale assenza di licenze e permessi, mentre più di 3mila sono i venditori e gli esercenti che hanno “dimenticato” di comunicare l’inizio dell’attività o non hanno installato i misuratori fiscali, risultando, in molti casi, evasori totali e quindi sconosciuti al fisco.

A Foggia un’operazione anti “caporalato” ha permesso di sgominare un gruppo criminale che, disponendo di un’articolata struttura organizzativa – con dormitori, servizi di trasporto degli operai, contabilità parallela, ricorso a società di copertura – ha realizzato una prolungata attività di intermediazione illecita di diversi operai romeni.