MACABRA ESECUZIONE IN INDIA: DECAPITANO LA SORELLA PERCHE’ CONTRARI ALLA SUA LOVE STORY

Come nelle peggiori esecuzioni commesse dai jihadisti dell’Isis, una ragazza i 17 anni, Phool Jehan, è stata decapitata dai suoi fratelli nello stato settentrionale dell’Uttar Pradesh (India), perché ha disobbedito al loro ordine e non ha voluto chiudere la sua storia d’amore con un uomo, che era anche loro cugino. La macabra esecuzione è avvenuta due giorni fa e poi, Gus Hasan, 25 anni, e Nanhey Hasan, 20 anni, hanno deciso i portare in “processione” la testa della ragazza per le vie del loro villaggio e, allo stesso tempo gridavano che il delitto di onore era servito a cancellare il disonore dalla loro famiglia.

La relazione fra la ragazza e il suo fidanzato, Mohammad Achchan, andava avanti da tempo nel distretto di Shahjahanpur, al punto che le due famiglie si erano riunite per ufficializzare quanto prima il ‘nikah’ (contratto di matrimonio islamico). Tutto sembrava svolgersi normalmente, se non fosse che due dei quattro fratelli della giovane, Gul e Nanhey, hanno denunciato che si trattava di un accordo “disonorevole” e che la relazione doveva essere interrotta. Il dissenso aveva anche provocato una furiosa lite, e la giovane, duramente picchiata, era fuggita a casa del suo fidanzato, dove è stata raggiunta dai fratelli che, prima l’hanno trascinata fuori dalla casa, poi l’hanno picchiata e davanti alla posizione ferma della giovane, hanno deciso di decapitarla.

I due ragazzi, mentre mettevano in mostra nel villaggio il risultato del loro crimine, hanno anche ammonito tutte le altre giovani donne spiegando che si trattava di “una lezione per chi sceglie l’amore”. Alla fine, il portiere di un albergo ha chiamato la polizia che è riuscita ad arrestare uno degli assassini, mentre l’altro è ancora latitante dopo essere riuscito a scappare con la testa della sorella. Gli agenti hanno anche fermato il fidanzato della vittima per interrogarlo.