Imola, 44enne investe e uccide l'uomo che ha derubato il figlio

Pende l'ipotesi di omicidio volontario aggravato per un 44enne di Imola che, la notte scorsa, ha investito e ucciso un 25enne di origini marocchine con il quale aveva già avuto un precedente diverbio. L'uomo si è costituito, sostenendo di aver cercato e tentato di fermare la vittima senza però avere avuto l'intenzione di investirla. La genesi dei fatti risalirebbe a qualche giorno fa, quando il 25enne avrebbe minacciato e derubato il figlio del guidatore del suo cellulare, per poi incorrere in una violenta lite con il padre, finita in rissa e, sembra, con una denuncia per lesioni a carico di quest'ultimo. Al momento, non è chiara l'esatta dinamica dell'impatto fatale: il 44enne si sarebbe nuovamente recato a cercare il marocchino dopo che questi avrebbe incontrato e minacciato ancora suo figlio minorenne, inseguendolo con una Jeep in uno stretto vicolo senza marciapiedi del centro storico, per poi colpirlo con la parte anteriore destra della vettura. Il giovane è morto durante il trasporto in ospedale.

La versione dell'investitore

L'uomo al volante, un operaio, ha subito chiamato i soccorsi per poi costituirsi al commissariato di Polizia, dove ha raccontato di aver colpito la vittima senza volerlo nel tentativo di sbarrargli la strada e affrontarlo faccia a faccia. La sua versione è ora al vaglio degli investigatori i quali, nel frattempo, hanno disposto l'arresto del 44enne per omicidio volontario aggravato. Il legale dell'uomo, ha spiegato che il suo assistito “ha avuto un comportamento corretto” in quanto, dopo l'incidente, ha “collaborato fin da subito, ha chiamato il 118 ed è andato a costituirsi in commissariato… E' distrutto e pentito per quanto è successo – ha detto il legale -, non voleva ucciderlo. La sua è stata la reazione di un padre dopo che il figlio era stato nuovamente minacciato di morte. Mi auguro che la procura valuti questi elementi. E' un epilogo che non doveva accadere”.