Il Nuestra Madre Loreto è a Malta

Sono arrivati a Malta i migranti del peschereccio Nuestra Madre Loreto, battente bandiera spagnola e che, nei giorni scorsi, aveva salvato 11 persone nel Mediterraneo, restando poi al centro di un'impasse diplomatica risolta solo in nottata. Ora, con la disponibilità concessa dal porto dell'isola mediterranea, i migranti hanno finalmente potuto sbarcare a terra dopo diversi giorni di sosta in mezzo al mare: “Oggi 11 migranti sono stati sbarcati a Malta dal peschereccio spagnolo Nuestra Madre Loreto – ha riferito Michael Farrugia, ministro dell'Interno maltese, in un post su Twitter -. Dopo gli accertamenti medici, tutti i migranti saranno trasferiti in Spagna”. Conferme che arrivano anche dalla Spagna: “Sin dal primo momento – ha spiegato la vicepremier Carmen Calvo -, il governo si è impegnato affinché l'imbarcazione potesse raggiungere un porto sicuro e vicino”. Porto che anche il premier Pedro Sanchez, da Buenos Aires, aveva indicato essere quello di Malta.

La svolta

Ma la questione non è stata per nulla semplice. Nella giornata di ieri, sotto la minaccia del maltempo e viste le ormai stremate condizioni degli 11 migranti a bordo dell'imbarcazione, il capitano della Nuestra Madre Loreto aveva fatto rotta verso la Spagna, dando così una sterzata allo stagnamento diplomatico che aveva costretto il peschereccio a sostare in acque internazionali senza avere un porto in cui attraccare (i migranti erano stati soccorsi in acque libiche e, nei giorni scorsi, uno di loro è stato portato via da un elicottero per gravi condizioni di salute). La mossa del capitano ha sciolto il nodo burocratico e la Guardia Costiera spagnola ha stabilito che il peschereccio si sarebbe diretto verso Malta, in termini di miglia nautiche il porto più vicino.

La trattativa e lo sbarco

Anche in acque maltesi, tuttavia, la situazione si è rivelata complicata poiché la Guardia Costiera di Spagna aveva assunto in autonomia la responsabilità di inidcare Malta come l'approdo più sicuro e, anche qui, sono state necessarie alcune ore di trattativa perché il governo desse l'ok allo sbarco dei migranti e, ancor prima, al trasbordo su navi battenti bandiera maltese, operazione coadiuvata dalle navi della missione United4Med, Open Arms e Mare Jonio. La stessa Open Arms, nelle scorse ore, aveva criticato il governo di Madrid, reo a suo dire di aver messo in pericolo i migranti e anche l'equipaggio che li aveva soccorsi: “Giocano con la sicurezza di persone che sono state 10 giorni senza notizie e hanno affrontato una tempesta dura, una persona è stata evacuata da un elicottero e l'intero equipaggio ha corso un rischio molto alto”.