Il dramma di Manuel Bortuzzo, confessano i due sospettati

C'è la confessione dei due ragazzi che, dopo essere stati ascoltati per ora in Questura, hanno ammesso di aver sparato a Manuel Bortuzzo, promessa del nuoto di appena 19 anni, ferito nella notte fra sabato e domenica scorsi mentre stava trascorrendo una serata con la sua fidanzata nel quartiere Axa. I due, di 24 e 25 anni, si sarebbero presentati negli uffici della Questura assieme ai loro legali: entrambi provengono da Acilia, quaritere non troppo distante dal luogo dell'aggressione e, secondo quanto riferito, uno dei due avrebbe il taglio di capelli indicato da alcuni testimoni come portato da uno degli aggressori di Manuel. Avrebbero ammesso di aver sparato al ragazzo per errore.

Rilevamenti decisivi

La svolta nell'indagine è arrivata poche ore dopo il ritrovamento della pistola, un calibro 38 che, secondo quanto riferito da un testimone, era stata lanciata dallo scooter in corsa verso un prato situato a poca distanza dal parcheggio del pub di Piazza Eschilo. La pistola sarebbe stata usata senza guanti, tanto che gli inquirenti sono riusciti a isolare sul calcio delle impronte digitali, decisive per restringere il campo dei sospettati. Lo stesso testimone aveva indicato il taglio dei capelli di uno dei due aggressori, quello che non portava il casco e sedeva dietro al guidatore.

La reazione

Il colpo di pistola costringerà Manuel a dover convivere con una paralisi alle gambe, in virtù della lesione completa riportata al midollo. Il giovane, nuotatore promettente appena tesserato dall'Aurelia Nuoto, ha ricevuto quest'oggi la notizia della sua condizione e, secondo quanto riferito all'Ansa dal presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, ha reagito con forza, consolando i suoi genitori e affermando che, da questo momento, per lui inizierà un altro allenamento.