Giallo di Ragusa: il piccolo Andrea è stato strangolato

Andrea Loris Stival, il bambino scomparso sabato scorso e poi trovato morto nei pressi di un canalone in provincia di Ragusa, è stato ucciso. La conferma l’ha data in conferenza stampa il procuratore Carmelo Petralia affermando che il piccolo è deceduto per “asfissia da strangolamento”. Il Pm ha chiarito che nessuno, per il momento, è stato iscritto nel registro delle notizie di reato. E’ stata poi smentita la presenza, sul corpo della vittima, di segni di violenza sessuale.

Il bimbo di 8 anni era stato lasciato sabato mattina dalla madre davanti alla sua scuola – l’istituto Falcone Borsellino, dove Andrea frequentava la terza elementare – come dimostra anche un video di una telecamera di sicurezza di un panificio. Subito dopo la donna, di 25 anni, ha accompagnato all’asilo l’altro figlio di 4. Il padre di Andrea, un camionista di 29 anni, era a Roma per lavoro. I genitori hanno un alibi di ferro e non sono sospettati.

È stata invece sequestrata, nelle scorse ore, l’auto di Orazio Fidone, il cacciatore che ieri ha trovato il corpo di Loris nel canale di scolo. Un sequestro dovuto al fatto, dicono fonti investigative, “che l’auto del cacciatore era in zona e tutta l’area del ritrovamento è sotto sequestro”. Lo stesso Fidone ha spiegato di essersi recato in serata in questura, a Ragusa, per collaborare alle indagini: “Per questo ho messo la mia auto a disposizione degli investigatori. La mia intenzione è di chiarire tutto nel più breve tempo possibile”. “Ho cercato il bambino in quel posto – ha aggiunto Fidone – perché pensavo che era una zona dove nessuno sarebbe andato”. “La mia disponibilità a collaborare è massima” ha concluso.

Franca Iurato, sindaco di Santa Croce Camerina, stoppa sul nascere le voci e i timori sulla presenza di un possibile “orco assassino” nella cittadina ragusana: “Fino a quando l’autopsia non ci dirà cosa è successo con chiarezza dobbiamo mantenere la calma”. “È il momento del dolore e non delle ipotesi, il paese si stringe vicino alla famiglia” prosegue, e annuncia il lutto cittadino il giorno dei funerali. Il governatore della Sicilia Rosario Crocetta si dice “sgomento per il dolore, come se avessi perso un figlio, io che pure non ne ho”. Intanto il paese scende in piazza con una fiaccolata e una veglia di preghiera per questa “assurda tragedia”, come l’ha definita don Angelo, il parroco della chiesa di San Giovanni Battista frequentata dalla famiglia Stival. Tutti si augurano una pronta consegna alla giustizia del colpevole.