Droga, armi e soldi falsi dall’Albania: blitz della polizia

[cml_media_alt id='4976']polizia[/cml_media_alt]Traffico di droga, armi da guerra e soldi falsi. Una rete criminale che investiva Italia, Albania e Romania e che aveva dato vita, nel 2011, all’operazione “Cassiopea”. Con la collaborazione della polizia romena sono stati conclusi, alle 7,30 di questa mattina, ben 28 provvedimenti tra custodie cautelari in carcere, arresti domiciliari e obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’attività investigativa, guidata dagli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile nuorese e diretta dal Vice Questore Aggiunto Fabrizio Mustaro, è stata conclusa oggi con un’operazione che ha visto impiegati oltre 120 poliziotti delle questure di Nuoro, Sassari e Brescia, del Commissariato di Olbia, del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta e delle tre unità cinofile antidroga del Caip di Abbasanta, e la banda che si muoveva da tempo tra Albania, Sardegna e Nord Italia è stata definitivamente sgominata.

Gli indagati sono 30 e le accuse, a vario titolo, riguardano concorso nei reati di acquisto, detenzione a fine di spaccio e cessione di stupefacenti. Gli arresti, invece, hanno coinvolto quindici persone tra cui 12 nuoresi tutti pregiudicati, un albanese e due donne. L’albanese finito in carcere, tra le altre cose, dovrà rispondere di detenzione e trasporto illecito di armi da guerra, mentre ad altri 3 arrestati è stato attribuito il reato di spendita di monete false.