Decapitata la 'ndrina Soriano: 8 arresti

Decapitata la 'ndrina dei Soriano, attiva a Vibo Valentia. Alle prime luci dell'alba i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Vibo Valentia hanno fermato 8 dei principali esponenti della cosca originaria di Filandari dedita soprattutto al traffico di droga e alle estorsioni. I Soriano, già colpiti fortemente durante il processo Genesi (agosto 2000) e l'operazione “Rotarico” (2007), hanno storicamente forti legami con la 'ndrina dei Mancuso. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Ddl) della Procura di Catanzaro.

Il boss Leone

Tra i fermati ci sono il boss Leone Soriano, alcuni componenti della sua famiglia come i nipoti Giuseppe e Caterina Soriano, la cognata Graziella Silipigni, madre dei due giovani. Fermati anche Giacomo Cichello di Filandari; Francesco Parrotta, Luca Ciconte e Emanuele Mancuso, persona già nota alle forze dell'ordine e figlio del boss Pantaleone detto “L'ingegnere”.

Le accuse

Numerosi i reati contestati. Come riportato da Il Vibonese, l’accusa per Leone Soriano è estorsione dalle modalità mafiose. L'uomo, pur detenuto a Secondigliano (Na), avrebbe infatti inviato alcune missive dal carattere intimidatorio (una recapitata il 31 gennaio 2017 e una l’11 maggio 2017) all’imprenditore Antonino Castagna, a titolo “risarcitorio per le spese legali sostenute a seguito delle denunce sporte dallo stesso Castagna” poi sfociate nell’operazione antimafia “Ragno”. Una volta scarcerato, Leone Soriano avrebbe organizzato il 5 febbraio scorso l'incendio di un escavatore di Castagna con l’apporto materiale di Francesco Parrotta. 

Giuseppe Soriano, insieme a Parrotta è accusato di aver fatto dei sopralluoghi per realizzare l'attentato dinamitardo sempre ai danni di Castagna. L’11 febbraio scorso, inoltre, Francesco Parrotta e soggetti allo stato non identificati, avrebbero sparato numerosi colpi di pistola contro l’auto dell’avvocato Daniela Castagna, figlia dell’imprenditore Antonino. Il 13 febbraio scorso Francesco Parrotta ed Emanuele Mancuso hanno fatto esplodere una bomba carta nel giardino dell’abitazione dell'imprenditore.

Minacce al Maresciallo

Sempre Leone Soriano avrebbe inoltre minacciato il maresciallo della Stazione di Filandari, Salvatore Todaro, arrivando anche a pianificare un attentato ai danni del carabiniere con il contributo di Francesco Parrotta. Infine, a Graziella Silipigni, la figlia Caterina Soriano, Luca Ciconte, Giuseppe Soriano e Giacomo Cichello sono stati contestati reati legati alla detenzione di armi e droga, invece, le contestazioni. Stesse contestazioni pure per Leone Soriano e Francesco Parrotta.