Colombia, accordo per liberare gli ostaggi in mano ai rivoluzionari

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Il presidente colombiano Juan Manuel Santos, questa mattina, ha annunciato che è in corso un’operazione delle forze armate colombiane per liberare un generale e altri quattro prigionieri dei guerriglieri delle Farc. Il Presidente ha sottolineato che “il processo è in corso” e l’operazione dovrebbe permettere la liberazione del generale Ruben Alzate, di un consigliere dell’esercito e di altri tre soldati. “La liberazione dei soldati permetterà la ripresa dei negoziati di pace con le Farc, che si erano interrotti dopo il sequestro”.

Ad aver accettato di rilasciare gli ostaggi sono stati gli stessi guerriglieri delle Farc, aprendo la strada a quella che sarà una sicura ripresa dei negoziati per una tregua: il presidente colombiano ha fatto della pace con le Farc il suo primo obiettivo politico.
Alzate, la scorsa settimana, era stato sequestrato mentre si trovava in barca, in abiti da civili e disarmato lungo il fiume Atrato nella Colombia del nord-ovest. Assieme a lui, poi, erano stati sequestrati un soldato, Jorge Rodriguez, e un avvocato dell’esercito, Gloria Urrego. L’accordo di liberazione prevede il rilascio anche di altri due soldati, Johnatan Diaz e Cesar

Rivera, catturati dai ribelli durante uno scontro armato nel dipartimento nord orientale di Aruaca. Il rapimento ha rischiato di fra concludere in un nulla di fatto due anni di negoziati di pace. Santos è stato infatti rieletto quest’anno per un secondo mandato, mettendo d’accordo con le Farc in cima alla sua agenda politica. Il conflitto interno, infatti, dura da cinquant’anni e ha causato ben 220mila morti.