Birmania, scontri al Nord. Uccisi 22 ribelli Kachin

Mentre a Yangon sfilano gli studenti e nel parlamento è in corso il dibattito per emendare la Costituzione e cercare di far correre Aung San Su Kiy alle presidenziali, il Nord della Birmania infiamma. Ventidue ribelli delle milizie Kachin, in lotta contro l’esercito regolare, sono morti sotto i colpi di mortaio sparati nei pressi della città di Laiza. Lo ha annunciato oggi un portavoce dei guerriglieri. “Si tratta delle più grandi perdite da noi sofferte in un solo combattimento negli ultimi anni”, ha detto all’Afp La Nan,  appartenente all’Esercito per l’indipendenza del Kachin (Kia). Nessun commento è arrivato invece dall’autorità centrale.

Nonostante i negoziati di pace in corso con la maggior parte dei gruppi etnici ribelli stanziati  lungo il confine (e le tregue raggiunte con 14 di essi), il conflitto tra i Kachin e l’esercito governativo non mostra segni di rallentamento. Anzi dopo la ripresa delle ostilità nel 2011, rappresenta oggi uno dei maggiori ostacoli al processo di riforme intrapreso dalla Birmania.