Baby gang: 8 fermati, 6 sono minori

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Otto persone, fra cui sei minori, sono state fermate perché considerate parte della cosiddetta “Comitiva degli Orfanelli“, presunta responsabile del pestaggio di Antonio Cosimo Stano, il 65enne deceduto il 23 aprile scorso dopo essere stato picchiato e bullizzato da una baby gang a Manduria. I reati che la Procura contesta ai fermati sono quelli di tortura e sequestro di persona.

I fermi

Gli agenti di polizia della Questura di Taranto, a seguito delle indagini della procura del capoluogo pugliese, guidata dal procuratore Carlo Maria Capristo, e della procura per i minorenni, guidata da Pina Montanaro, hanno dato esecuzione agli otto provvedimenti di fermo di indiziato di delitto.

Le accuse

I video delle aggressioni e delle torture avrebbero consentito di attribuire responsabilità precise agli otto giovani (6 minori di 17 anni e due maggiorenni di 19 e 22 anni. La misura cautelare non riguarda l'ipotesi di omicidio preterintenzionale perché si attende il responso dell'autopsia eseguita dal medico legale Liliana Innamorato per stabilire l'eventuale nesso di causalità tra violenze e decesso, o se le percosse abbiano aggravato lo stato di salute di Stano fino a determinarne la morte. I giovani, secondo gli inquirenti, durante gli assalti nell'abitazione dell'uomo e per strada si sarebbero ripresi con i telefonini – poi sequestrati dagli investigatori – mentre sottoponevano la vittima a violenze e torture con calci, pugni e bastoni di plastica, per poi diffondere i video nelle chat di Whatsapp. I componenti della baby gang, che si facevano chiamare “gli orfanelli“, si erano accaniti contro il pensionato, ex dipendente dell'Arsenale militare, che soffriva di un disagio psichico ed era incapace di difendersi e di reagire.