Appalti e mazzette: 9 arresti all'Anas

Nove persone sono state arrestate dalla Guardia di finanza di Catania nell'ambito di un'inchiesta per corruzione sull'esecuzione di lavori di rifacimento delle strade affidati dal locale compartimento dell'Anas, nella sostituzione di barriere incidentate e nella manutenzione delle opere in verde. I Militari del nucleo di Polizia economico finanzia hanno eseguito dalle prime luci dell'alba un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip che ha disposto il carcere per sei persone e i domiciliari per altre tre. E' il terzo capitolo nell’inchiesta “Buche d’Oro” sui lavori di rifacimento delle strade della Sicilia orientale affidati all’Anas, che ha già visto coinvolti diversi funzionari in un vorticoso giro di mazzette.

Operazione “Buche d'Oro”

Le indagini erano partite lo scorso 20 settembre, quando i finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria sorpresero un imprenditore mentre consegnava una mazzetta da diecimila euro a due funzionari, all’interno degli uffici dell’Anas; i soldi erano destinati anche al dirigente. Dalle confessioni, è scaturita una seconda inchiesta, avviata il 18 ottobre, e altri arresti a imprenditori e funzionari corrotti. Dalle indagini, è emerso che tra Messina e Siracusa, i lavori di manutenzione straordinaria venivano pagati con cifre a tanti zeri, ma non venivano mai eseguiti fino in fondo. Buche che “valevano oro”, quello delle mazzette per i cantieri truffa. Un giro sempre più ampio che oggi ha coinvolto altre 9 persone. I nuovi fatti corruttivi – si legge nel communicato stampa – riguardano persone già raggiunte da precedenti misure cautelari (per l’Anas Riccardo Carmelo Contino, Giuseppe Panzica e Giuseppe Romano già ai domiciliari, destinatari oggi di analoga misura; per le imprese corruttrici, vi è Pietro Matteo Iacuzzo, rappresentante legale della «Isap srl» di Termini Imerese, già ai domiciliari e, da oggi, ristretto in carcere) e si registra il coinvolgimento di ulteriori responsabili di corruzioni perpetrate nell’ultimo biennio: Giorgio Gugliotta, 45 anni, dipendente Anas, capo nucleo del Centro di manutenzione diretto dal geometra Contino; Amedeo Perna, 50 anni, dipendente della Ifir tecnologie stradali srl, con sede a Milano; Santo Orazio Torrisi, 62 anni, rappresentante legale della Sicilverde srl, con sede ad Aci S. Antonio (CT); Giuseppe Ciriacono, 51 anni, padre del rappresentante legale della Ital costruzioni group srl, con sede a Caltagirone (CT); Vincenzo Baiamonte, 63 anni, già dipendente della Safe roads srl, con sede a Misilmeri (PA). Baiamonte risulta, dal 2019, dipendente della Truscelli Salvatore srl, con sede a Caltanissetta. Truscelli, lo scorso 18 ottobre, era stato sottoposto ai domiciliari perché sorpreso dai finanzieri a consegnare, tra l’altro, negli uffici dell’Anas, una tangente di diecimila euro in contanti.