Alarm Phone: “Barca in difficoltà al largo della Libia, 8 dispersi”

Nuova emergenza nel Mediterraneo, dove 8 persone sarebbero disperse in mare al largo della Libia. Ne dà notizia Alarm Phone, secondo cui una barca di legno blu con venti persone a bordo, tra cui donne e bambini, starebbe affondando al largo delle coste libiche. Alarm Phone avrebbe ricevuto la chiamata di aiuto direttamente da alcuni migranti a bordo dell'imbarcazione, intorno alle sei del mattino. Secondo il loro racconto, al momento della telefonata già otto persone erano finite in acqua e l'imbarcazione – che aveva perso il motore – stava affondando. “L'imbarcazione sta andando alla deriva vicino al confine libico-tunisino. Le autorità di Tunisi, La Valletta e Roma sono state informate. A Tripoli nessuno può essere raggiunto, nessuna sorpresa vista la guerra in corso. Chiediamo il lancio immediato di un'operazione di salvataggio per le venti persone che stanno chiedendo aiuto”, ha scritto Alarm Phone su Twitter. L'associazione ha aggiunto che “il velivolo Moonbird della Sea Watch ha stabilito un contatto visivo con una barca di legno blu, confermando la presenza di una ventina di persone a bordo e nessun motore. I passeggeri hanno riferito ad Alarm Phone che alcuni di loro verrebbero uccisi se riportati in Libia”. 

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L'accusa di Mediterranea

“E' necessario un intervento urgente per salvare queste persone”, è l'appello che arriva da Mediterranea Saving Human. “In questo momento uomini donne e bambini stanno affondando davanti alle coste della Libia. Otto di loro sono già morti. Tutte le autorità sono informate da 4 ore di questa situazione. Nessuno risponde, compresa Roma. Che voi siate maledetti, assassini”. E' la denuncia di Luca Casarini capo missione della nave di Mediterranea lanciata dal proprio profilo Twitter. Casarini, oggi 51enne, è considerato uno dei leader del movimento no global in Italia.