Acqua alta record, Venezia in ginocchio

Un'acqua alta simile non si vedeva da più di cinquant'anni a Venezia: 187 centimetri, sufficienti ad allagare tutto il centro storico della Serenissima e a rendere del tutto inutili i rimedi adottati solitamente dai cittadini per far fronte al fenomeno, come le passerelle o le paratoie, il più delle volte utili per riuscire a convivere col problema. Il livello massimo (187 cm) di una giornata infernale per il capoluogo veneto si è raggiunto attorno alle 22, quando l'escalation delle previsioni, passate in poche ore da 145 a 180 cm, si è arrestata sui livelli di guardia, sfiorando il record del 1966, quando gli indicatori segnarono 194 centimetri. Uno spettacolo terrificante per i veneziani, costretti a osservare dalle proprie case l'acqua della laguna veneta inondare man mano tutto il patrimonio artistico della città, compresa la Basilica di San Marco. Inondate anche alcune abitazioni, tra cui quella di un anziano, rimasto ucciso da un cortocircuito in casa propria provocato proprio dall'acqua penetrata nell'appartamento. Uno scenario simile si è visto qualche ora prima a Matera, dove le stradine del centro si sono trasformate in veri e propri torrenti in piena.

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Livelli abnormi

Tali livelli di acqua alta non sono frequenti a Venezia ma l'insolita e intensa ondata di vento di scirocco ha sospinto (e continua a sospingere) le maree, lasciando le previsioni dei meteorologi su livelli comunque ragguardevoli anche per la notte (si stima che l'acqua toccherà più o meno i 170 cm). La storica Piazza San Marco non è in alcun modo percorribile, se non con delle imbarcazioni ma, al momento, le uniche a circolare sono quelle della Polizia e della Protezione civile. Intanto, a fenomeno ancora in corso, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro non esita a definire quanto accaduto “un disastro”, affermando che “questa volta bisognerà contare i danni”.

Possibili danni

Quelli che, quasi sicuramente, avrà riportato la Basilica, invasa dall'acqua appena sei volte in 1200 anni di storia. E il fatto che le ultime tre si siano verificate in tempi recenti, secondo gli esperti dà il peso degli effetti del cambiamento climatico, che tende ormai a rendere ordinario il fenomeno ritenuto eccezionale: “Attendiamo gli esiti del sopralluogo degli ispettori del ministero – ha detto il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini – che avverrà non appena l'attuale fenomeno di acqua alta sarà terminato, ma siamo pronti a finanziare quanto richiesto lo scorso anno dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna per la tutela della Basilica di San Marco”. Dal Mibact sarebbero per questo stati inviati già alcuni ispettori.