Covid Brasile: morto attivista indigeno per la difesa dell’Amazzonia

In America Latina, nelle ultime 24 ore, il bilancio totale dei contagi è salito a 1.826.090 casi, mentre i morti si sono stabilizzati a quota 86.252

L'attivista indigeno Paulo Paiakan

È morto in Brasile, ucciso dal coronavirus, uno dei più noti difensori dell’Amazzonia, Paulo Paiakan. Il capo indigeno aveva guadagnato la ribalta internazionale quando, negli anni ’80, aveva guidato la battaglia contro la costruzione della centrale idroelettrica di Belo Monte, nell’Amazzonia brasiliana. Paiakan, che aveva circa 65 anni, capo (cacique) del popolo Kaiapo, è morto martedì in un ospedale nella città di Redenção, nello Stato settentrionale del Pará. La drammatica situazione che gli indigeni dell’Amazzonia sono costretti a vivere a causa della pandemia è stata raccontata a In Terris dal prof. Maurizio Tosti, un italiano che vive nel paese Carioca da molti anni.

America Latina: 1.826.000 contagi e 86.200 morti

E’ ancora il Brasile a guidare la spirale, per ora irrefrenabile, della pandemia da coronavirus in America Latina, regione in cui nelle ultime 24 ore il bilancio totale dei contagi è salito a 1.826.090 casi, mentre i morti si sono stabilizzati a quota 86.252. E’ quanto emerge oggi da una elaborazione statistica realizzata dall’Ansa sulla base dei dati riguardanti 34 Nazioni e territori latinoamericani. Le autorità sanitarie brasiliane hanno reso noto che i contagiati continuano a crescere ad un ritmo importante, e sono ora 955.377 (+32.188 nelle ultime 24 ore), di cui ben 46.510 (+1.269) sono poi morti. Dietro al Brasile si collocano due Nazioni della Cordigliera andina che non riescono a frenare l’espansione della pandemia. Il Perù, prima di tutto, con 240.908 contagi e 7.257 morti, e poi il Cile, non lontano (220.628 e 3.615), che dopo aver sostituito il ministro della Sanità cerca una nuova strategia per debellare il Covid-19.

Honduras, ricoverato il presidente Orlando Hernandez

Il presidente dell’Honduras Orlando Hernandez è stato ricoverato per una polmonite dopo essere risultato positivo al tampone per il coronavirus. Francis Contreras, portavoce per l’agenzia della salute honduregna Sinager, ha detto che nonostante il presidente abbia avuto bisogno di cure specialistiche in un ospedale militare, le sue condizioni generali sono buone. Non è un buon momento per il presidente che, in questi giorni, si trova al centro delle polemiche per il coinvolgimento di uno dei fratelli in un’inchiesta americana sul traffico di droga dall’Honduras agli Usa.