Coronavirus, Protezione Civile: “vittime 33.340, risalgono a +111 su ieri”

I contagiati totali da coronavirus sono ora 232.664, 416 più di ieri. Undici regioni con zero decessi. Pm di Caltagirone dispone autopsia su 15 morti Rsa

I dati diffusi dalla Protezione Civile del 30 maggio

Sono 111 le vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, in aumento rispetto alle 87 di ieri. In Lombardia nell’ultima giornata se ne sono registrate 67, mentre ieri erano state 38. I morti a livello nazionale salgono così a 33.340. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile.

Gli altri dati

I contagiati totali da coronavirus sono ora 232.664, 416 più di ieri, quando se ne erano registrati 516 in più, quindi in calo nelle 24 ore. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. In Lombardia sono 221 in più (ieri 354), pari al 53,1% dell’aumento odierno in Italia. Ci sono 6 regioni a zero contagi: Abruzzo, Umbria, Sardegna, Molise, Calabria e Basilicata. Sono saliti a 155.633 i guariti e i dimessi per il coronavirus, con un incremento rispetto a ieri di 2.789. Venerdì l’aumento era stato di 2.240. Sono 450 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 25 meno di ieri. Di questi, 172 sono in Lombardia, uno meno di ieri. I malati ricoverati con sintomi sono invece 6.680, con un calo di 414 rispetto a ieri, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 36.561, con un calo di 2.045 rispetto a ieri. I tamponi per il coronavirus sono finora 3.824.621, in aumento di 69.342 rispetto a ieri. I casi testati sono finora 2.404.673.

I contagi regionali

Sono 43.691 i malati di coronavirus in Italia, 2.484 meno di ieri, quando il calo era stato di 1.811. Nel dettaglio – scrive Ansa sui dati diffusi dalla Protezione Civile – gli attualmente positivi sono 21.809 in Lombardia (-874), 5.290 in Piemonte (-368), 3.279 in Emilia-Romagna (-285), 1.612 in Veneto (-237), 1.166 in Toscana (-89), 781 in Liguria (-213), 3.055 nel Lazio (-108), 1.347 nelle Marche (-5), 981 in Campania (-5), 1.222 in Puglia (-61), 366 nella Provincia autonoma di Trento (-44), 999 in Sicilia (-138), 305 in Friuli Venezia Giulia (-18), 770 in Abruzzo (invariato, non comunicati dati odierni), 137 nella Provincia autonoma di Bolzano (-17), 31 in Umbria (+0), 186 in Sardegna (-4), 17 in Valle d’Aosta (-2), 151 in Calabria (-8), 156 in Molise (-6), 31 in Basilicata (-2). Ci sono dunque 6 regioni a zero contagi: Abruzzo, Umbria, Sardegna, Molise, Calabria e Basilicata.

Le vittime regione per regione

Quanto alle vittime, sono in Lombardia 16.079 (+67), Piemonte 3.858 (+7), Emilia-Romagna 4.107 (+5), Veneto 1.916 (+10), Toscana 1.037 (+6), Liguria 1.459 (+7), Lazio 728 (+7), Marche 987 (+1), Campania 411 (+0), Puglia 500 (+0), Provincia autonoma di Trento 462 (+0), Sicilia 273 (+1), Friuli Venezia Giulia 333 (+0), Abruzzo 404 (+0), Provincia autonoma di Bolzano 291 (+0), Umbria 76 (+0), Sardegna 130 (+0), Valle d’Aosta 143 (+0), Calabria 97 (+0), Molise 22 (+0), Basilicata 27 (+0). Le regioni con zero decessi oggi sono 11: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna. Un solo morto in più nelle Marche e in Sicilia. Pesa il dato della Lombardia, che ne fa registrare 67 su 111, oltre il 60% del totale, unica regione a far registrare oggi più di 10 vittime (ma sono 10 in Veneto).

Pm Caltagirone dispone autopsia su 15 morti Rsa

“Accertare, anche sulla base dell’esito di eventuali tamponi e test sierologici eseguiti, l’epoca a partire dal quale l’agente patogeno può avere fatto ingresso all’interno dell’organismo delle vittime”. E’ quanto chiesto dalla Procura di Caltagirone ai periti nominati per compiere le autopsie sulle 15 persone morte con sospetto contagio da Covid-19 nella Rsa Don Bosco dove ci furono 41 casi positivi. Il collegio, che eseguirà gli esami dal prossimo lunedì, è composto dai medici Veronica Arcifa e Giuseppe Ragazzi e dai professori di medicina legale dell’università di Catania Cristoforo Pomara e Monica Salerno. Le autopsie – scrive Ansa – saranno eseguite nell’obitorio dell’ospedale San Marco di Catania dove sono state realizzate apposite camere per il bio contenimento. L’inchiesta è stata avviata dal procuratore Giuseppe Verzera e dal sostituto Alberto Santisi dopo i decessi sospetti nella casa per anziani Don Bosco, che è stata sequestrata nei primi giorni dello scorso maggio. Alla fine di aprile su disposizione dell’Asp di Catania e su intervento del Comune di Caltagirone la Rsa è stata chiusa e i 24 ospiti che erano rimasti sono stati trasferiti in ospedali di Catania e provincia.