Coronavirus, nel mondo 13 milioni di positivi. L’avvertimento dell’Oms

L'andamento del coronavirus nel mondo. Il Giappone accusa la Cina di "disinformazione". Il Brasile vicino a 73 mila morti

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La sede dell'Oms a Ginevra

Secondo i dati della Johns Hopkins University, le persone positive al coronavirus nel mondo sono 13 milioni (13.006.764) mentre il morti sono 570.776. Il triste primato spetta ancora agli Usa dove i casi sono 3,3 milioni e i decessi 136.305. Di questi, 32.395 sono nello Stato di New York e 15.560 nel New Jersey. Secondo il virologo Antony Fauci, la nuova impennata di casi in Usa è dovuta alla mancata chiusura totale del Paese e alle
riaperture affrettate.

Giappone accusa la Cina di “disinformazione”

Il Giappone ha accusato la Cina di “disinformazione” sul nuovo coronavirus e ha espresso “grande preoccupazione” per le sue rivendicazioni sul Mar Cinese Meridionale. La sovranità delle isole Senkaku – disabitate – è contestata tra i due Paesi da anni.

Oms, non si torna alla normalità a breve

“Se la gente continua a frequentare luoghi affollati senza prendere le precauzioni necessarie, la trasmissione della malattia continuerà“, ha sottolineato il direttore esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Micheal Ryan, aggiungendo che i governi devono essere chiari e rendere più facile per i cittadini seguire le necessarie regole. “Non posso che ribadirlo: i Paesi che hanno messo in campo un’architettura di vigilanza durante il lockdown stanno ottenendo un relativo successo nella soppressione del virus”, ha rimarcato ancora. E ha aggiunto: “credere che magicamente avremo il vaccino perfetto cui tutti avranno accesso non è realistico”.

Il Brasile vicino a 73 mila morti

Il Brasile ha registrato nelle ultime 24 ore 20.286 nuovi contagi di coronavirus e 733 decessi per la pandemia. Lo ha comunicato il ministero della Salute. Con questi dati, il totale di casi confermati di Covid-19 nel Paese latinoamericano ha raggiunto 1.884.967 infetti, con 72.833 morti dall’inizio della pandemia. Il Paese carioca si conferma così il primo in America Latina e il secondo nel mondo, dopo gli Stati Uniti, sia per numero di casi confermati sia per numero di vittime.

La disinformazione sul coronavirus nel mondo

Il presidente Jair Bolsonaro, in quarantena da martedì scorso dopo essere risultato positivo al Covid-19, critica il “panico” provocato dalla pandemia esprimendo preoccupazione per le conseguenze economiche causate dalla crisi sanitaria. Secondo il capo di Stato, “la disinformazione è stata un’arma ampiamente usata” per aumentare la gravità della malattia. Il vero problema, dice, sono “le decine di milioni di lavoratori informali che sono senza reddito in un Paese sull’orlo della recessione”.