Coronavirus, l’Oms: “E’ una pandemia”

Era un annuncio atteso ormai: l’Organizzazione mondiale della Sanità dichiara l’emergenza coronavirus una pandemia. A riferirlo, in conferenza stampa a Ginevra, è il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus: “L’Oms ha valutato che Covid-19 può essere caratterizzata come una pandemia”. E non una qualsiasi: “Non ne abbiamo mai visto una da coronavirus, questa è la prima. Ma non abbiamo mai visto nemmeno una pandemia che può, allo stesso tempo, essere controllata”. Il dg dell’Oms ribadisce: “Siamo in questa situazione assieme e abbiamo bisogno di agire con calma per fare la cosa più giusta”. Non dimentica, Ghebreyesus, di citare i Paesi che più di tutti si trovano in prima linea, riservando un pensiero di gratitudine all’Italia, alla Corea del Sud e all’Iran per le misure adottate fin qui.

Nuovi scenari

Lo stesso direttore generale, si è detto preoccupato, a nome dell’Oms, “sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione” contro il coronavirus. Uno scenario allarmante se si pensa che, al momento, sono 114 su 193 i Paesi coinvolti, soprattutto nell’emisfero settentrionale. Sul piano dei contagi, da dicembre 2019 ne sono stati registrati 118 mila, con 4.200 decessi in totale. A questo punto, il prossimo passo dell’Oms sarà l’invio di equipe e task force specializzate nei Paesi più colpiti (come avvenuto in Cina e successivamente anche in Italia), predisponendo provvedimenti di assistenza in termini di materiale: “La definizione di pandemia non cambia la valutazione dell’Oms sulla gravità della situazione. Non cambia quel che l’Oms sta facendo, né quel che i paesi dovrebbero fare”. Di sicuro, “ci aspettiamo un aumento del numero dei casi, delle morti e dei paesi colpiti”.