Coronavirus, allerta generale in Libano. Il ministro della sanità: “Serve lockdown”

Negli ultimi giorni nel Paese si è verificata un'impennata di casi di coronavirus. Il governo aveva decretato un nuovo confinamento, revocato dopo l'esplosione del 4 agosto

Libano
(Photo by IBRAHIM AMRO / AFP)

Almeno due settimane di lockdown. E’ questo quello che servirebbe al Libano per fronteggiare l’impennata di casi di coronavirus secondo il ministro della Sanità del governo provvisorio, Hamad Hassan. Nelle ultime 24 ore, nel Paese sono stati registrati 439 nuovi casi di Covid-19.

Oggi dichiariamo lo stato di allerta generale – ha detto il ministro Hassan alla radio Voice of Lebanon – ma abbiamo bisogno di prendere una decisione coraggiosa e chiudere il Paese per due settimane”.

La situazione nei campi profughi

A causa del coronavirus, quattro palestinesi sono morti nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Salgono così a otto i rifugiati palestinesi morti in Libano dall’inizio dell’epidemia nel Paese alla fine di febbraio.

“Se non verranno seguite misure preventive, la situazione potrebbe sfuggire di mano nei campi profughi, ha aggiunto l’Unrwa preoccupata per un picco dell’epidemia nei campi sovraffollati. Circa 200 mila rifugiati palestinesi vivono in Libano, quasi tutti sotto la soglia di povertà.

Negli ultimi giorni il Libano ha visto un nuovo aumento di contagi. Il governo aveva decretato un nuovo confinamento provvisorio alla fine di luglio, ma le misure erano state cancellate dopo l’esplosione al porto di Beirut dello scorso 4 agosto.