Coronavirus, in Lombardia cresce il numero dei positivi

Gallera: "sono stati processati meno tamponi, quindi in proporzione il numero dei positivi cresce"

Foto © Flavio Lo Scalzo per Reuters

In Lombardia le persone positive al coronavirus sono 60.314 con un aumento di 1262. Ieri c’era stato un aumento di 1.460 casi ma oggi sono stati processati circa 4000 tamponi in meno. I decessi sono 10.901, con un aumento di 280 mentre ieri era stato di 110. I ricoveri sono arrivati a 12028, con un aumento di 58, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 1143, con un calo di 33. Sono i dati “non molto soddisfacenti” resi noti dall’assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

Una carneficina che difficilmente sarà dimenticata

Continuano ad aumentare i morti da coronavirus in Lombardia, pur fermandosi i numeri ufficiali dei malati sottoposti a tampone: nelle ultime 24 ore sono stati 280, raggiungendo il totale di 10.901. Nelle precedenti 24 ore erano stati 110. “Dati non così soddisfacenti”, dice l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera nella consueta conferenza stampa. Che, per quanto riguarda i dati – ancora in crescita – a Milano, dice una frase che getta la palla in un altro campo: “A Milano c’è ancora tanta gente in giro, come sapete i controlli spettano alle forze dell’ordine e alla polizia locale”.

Sale il numero dei positivi

Solo oggi i nuovi positivi nella regione lombarda sono 1.262, portando così il totale a 60.314: erano stati 1.460 il giorno prima, ma lo stesso Gallera ammette che ieri “sono stati processati meno tamponi, solo 5.260, quindi in proporzione il numero dei positivi cresce“. Nelle terapie intensive ci sono 33 pazienti in meno (sono 1.143 in tutto), i ricoverati in totale scendono di 59 (sono 12.028) e 312 i dimessi. Nella provincia di Milano i positivi sono 14.161, 481 in 24 ore, il giorno prima erano stati 412. E a Milano città i nuovi positivi sono 296, circa cento più del giorno prima.

I dati sulla mobilità in Lombardia

Il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala spiega che ieri, domenica di Pasqua, la mobilità si è attestata intorno al 25% rispetto a una giornata normale, un dato in linea con le altre domeniche di lockdown, mentre anche sabato, come nel resto della scorsa settimana, si è registrato un aumento della mobilità dei lombardi.