Coronavirus, Brusaferro: “L’età media dei casi è intorno ai 48 anni”

Locatelli: "Saranno un Natale ed un Capodanno diverso, va detto. Quello che eravamo abituati a vedere è incompatibile con l'emergenza in corso"

vaccino

“La curva è in decrescita anche se la situazione in Italia è un po’ a metà”. Così il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati da Coronavirus del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. “L’età mediana” dei casi di Covid in Italia è “intorno a 48 anni”. Questo indica che sono sempre più anziani a contrarre l’infezione. Da qui l’importanza di proteggere queste categorie“.

Brusaferro: “La curva delle terapie intensive va verso l’appiattimento”

La curva relativa all’occupazione dei posti letto e di terapie intensive va verso l’appiattimento. Mentre il segnale dei decessi è ancora molto elevato. “non ci si può rilassare” ha continuato il presidente. “Un Rt ancora poco sopra a 1 porta ad un aumento di casi. Bisogna evitare tutte le occasioni di aggregazione” ed “evitare in tutti i modi assembramenti”.

No ai raduni a Natale per il Css

“Il Natale avarà una sua unicità” ma questo è il tempo di “abbassare la curva. Con questi numeri è molto difficilie immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa, aggregazioni e raduni” in particolare di persone che provengono da quadri epidemiologici diversi”. Ci sono due incidenze degli Rt a 7 e a 14 giorni, il primo e’ piu’ sensibile ma serve avere l’occhio sempre a entrambi gli indicatori. “L’incidenza a 7 giorni è ancora elevata” in generale. Queste le parole del presidente in risposta ad una domanda sui dati del Friuli Venezia Giulia, spiegando che i dati di contagio sono ancora alti e per questo serve attenzione. “I valori – ha anche spiegato – sono una indicazione dinamica. L’obiettivo, ha ricordato, è andare in modo significativo sotto il valore Rt con 1”.

Locatelli sul Coronavirus: “Ci sono i primi risultati ma resti un comportamento responsabile”

Per la prima volta registriamo un andamento decrescente dei casi e questo conferma l’importanza delle misure. Deve servire solo come incentivo e motivazione per andare avanti in questa direzione. Ora è fra 11 e 12% la percentuali dei positivi sui tamponi ma servono ancora larghi margini di miglioramento. I decessi saranno gli ultimi a ridursi e intanto serve evitare un messaggio di allentamento dell’attenzione, in particolare per le regioni che passano a colori meno marcati, resti un comportamento responsabile“. Così il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, parlando dell’analisi dei dati del Coronavirus.

Un periodo natalizio diverso

“Sarà un Natale diverso, il primo e auspicabilmente l’ultimo grazie ai vaccini. Tutto quello che eravamo abituati a vedere a Capodanno non potrà avere corso, è inimmaginabile e incompatibile. Va detto con assoluta chiarezza come la celebrazione religiosa dovra’ essere compatibile con le misure concordate gia’ con la Cei per quello che riguarda la fede cattolica per evitare focolai e trasmissioni” ha concluso Locatelli.