“Cooperare vuol dire agire insieme”: Auxilium ricorda Meuccio Ruini

A cinquant'anni dalla morte del primo presidente di Associazione Generale delle Cooperative Italiane, Auxilium fa memoria dell'attualità del suo impegno.

Meuccio Ruini, primo presidente di Associazione Generale delle Cooperative Italiane

A cinquant’anni dalla sua morte, la Cooperativa Auxilium ricorda Meuccio Ruini, primo presidente di Associazione Generale delle Cooperative Italiane, fa memoria del suo impegno, prezioso ancora oggi: “La cooperazione oggi va intesa come una forma ricostruttiva della società” è la frase di Ruini che meglio riassume lo scopo del lavoro nelle cooperative, fondamentale in Italia, dove il terzo settore rappresenta un pilastro sostanziale della società ed economia nazionali.

Ideali per oggi

“Il nostro Paese ha un debito di riconoscenza e di memoria verso Meuccio Ruini” dichiara Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium e vicepresidente di AGCI, che aggiunge: “Gli ideali di Ruini sulla cooperazione vanno ripresi soprattutto oggi che, in una società che si divide su tutto, le tre centrali AGCI, Confcooperative e Lega delle Cooperative sono impegnate in un grande cammino di unità, finalizzato a costruire un’economia diversa, che fa vivere e non uccide, che include e non esclude, che umanizza e non disumanizza, che si prende cura del creato e non lo depreda”. Le cooperative sono una rete trasversale che tocca vari elementi sensibili a livello nazionale tanto quanto globale.

Il valore della cooperazione

Avvocato, professore, politico, uomo di Stato, padre costituente, presidente del Senato, presidente del CNEL e del Consiglio di Stato, Meuccio Ruini è stato un italiano illustre che ha attraversato i grandi cambiamenti del Novecento. Simbolo di quelle personalità poliedriche, attente alla costituzione di una società sempre più inclusiva, Ruini è stato il primo presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane, nata nel 1952 su iniziativa di alcune cooperative dell’Emilia Romagna, delle Marche e del Lazio per rappresentare la cooperazione laica. “I padri costituenti – e Ruini fu il presidente della Commissione dei Settantacinque, che stilò il testo della Costituzione Italiana – ci hanno insegnato a dialogare, collaborare e a volte diventare amici, anche quando si proviene da tradizioni politiche e culturali diverse. Cooperare vuol dire ‘agire insieme’” sottolinea Chiorazzo.