Conte: “Lavoro per evitare il lockdown, dobbiamo essere uniti per non chiudere”

Il premier in un intervista a "La Stampa": "I ristori ci saranno anche nel 2021. Il Natale dev'essere in famiglia ma con prudenza"

Conte

“Stiamo lavorando per evitare la chiusura dell’intero territorio nazionale. Ci sono forti criticità, la curva sta salendo. Ma io mi aspetto che nei prossimi giorni, anche per effetto delle nostre misure, cominci a flettere. In ogni caso, lo ribadisco: il lockdown generalizzato non può essere la nostra prima scelta, avrebbe costi troppo elevati, significherebbe dire al Paese che non abbiamo una strategia. E invece noi una strategia ce l’abbiamo, e ci aspettiamo che dia risultati a breve”. Lo afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato dalla Stampa. Il premier lancia un appello ai cittadini perché collaborino, annuncia che l’esecutivo è pronto ad aumentare i ristori, anche nel 2021, e che il piano per il vaccino sarà “presto in Aula”.

Sul Natale l’invito è a festeggiare in famiglia ma con prudenza

“Il quadro epidemiologico si conferma molto preoccupante, non solo in Italia ma in tutta Europa. Monitoriamo costantemente l’andamento del contagio, la reattività e la capacità di risposta del nostro sistema sanitario, e soprattutto confidiamo di vedere a breve gli effetti delle misure restrittive già adottate”, spiega Conte respingendo l’accusa che il governo abbia sprecato i mesi estivi. “Abbiamo raddoppiato i letti di terapia intensiva, immesso nei servizi sanitari oltre 36mila tra medici e infermieri, decuplicato la capacità di effettuare tamponi. Dobbiamo fare di più, ma siamo uno Stato di diritto, non invadiamo arbitrariamente la sfera personale dei cittadini”.

Focus di Conte sul vaccino

Sul vaccino, “lo scorso 2 novembre ho informato il Parlamento di avere invitato il ministro Speranza a predisporre un piano nazionale. Serve per garantire la sicurezza e la distribuzione del vaccino. Porteremo presto questo piano in Parlamento in modo da chiarire pubblicamente i criteri e le priorità con cui procederemo alla distribuzione delle dosi”, spiega il premier ribadendo la disponibilità di un tavolo di confronto con le opposizioni. Per le prossime festività, “il nostro obiettivo è un Natale dove non si mortifichino né i consumi né gli affetti, ma non possiamo immaginare feste e pranzi affollati”, rileva Conte. “I cittadini meritano un plauso per l’abnegazione e il senso di responsabilità fin qui dimostrati, salvo rare eccezioni. Sappiamo i sacrifici che stanno affrontando, sotto il profilo economico e quello strettamente personale. A loro però dobbiamo chiedere un ulteriore sforzo: la situazione, in tutta Europa, è critica. Ognuno deve fare il suo. Ne usciamo solo con un impegno collettivo: lo Stato siamo tutti noi”.

Il Decreto Ristori

Nella lunga intervista Conte difende l’adeguatezza delle risorse stanziate con il doppio decreto Ristori. “In ogni caso – assicura – siamo pronti a intervenire a favore di tutti coloro che subiranno ulteriori perdite, anche ricorrendo a uno scostamento sul 2021 e a una revisione del tendenziale sul 2020″. Sulla sanità calabrese, “è stato giusto intervenire per cambiare il vertice. Il nuovo commissario ha fatto dichiarazioni inaccettabili, di cui si è scusato”, dice. Quanto a Gino Strada, “può essere un buon nome per rafforzare la squadra”.

I rapporti con gli Usa

Parlando degli Usa, “la qualità dei miei rapporti personali con il presidente Trump è stata ottima”, dichiara Conte. Adesso “dobbiamo offrire a Joe Biden e a Kamala Harris la nostra massima disponibilità a collaborare, insieme anche ai nostri partner europei, per sconfiggere la pandemia e ricostruire le nostre società e le nostre economie in modo più sostenibile”