Cdm, si discute il Ristori ter: 1,4 miliardi alle imprese, 400 milioni in “solidarietà alimentare”

Sul tavolo del Consiglio le modifiche al Ristori bis: bozza da 2 miliardi, scostamento di bilancio previsto attorno agli 8

Due miliardi circa di risorse per rimpolpare il Decreto ristori ter, finito sul tavolo del Consiglio dei ministri in serata. Un incremento rispetto al precedente stanziamento di 1,4 miliardi, somma che, nella misura di 1,45 mld, riguarderà comunque i sostegni alle imprese interessate dalle restrizioni causa Covid-19. Altri 400 milioni verranno destinati alla “solidarietà alimentare” garantita fin qui dai Comuni. Cento milioni, invece, dovranno servire “all’acquisto e la distribuzione sul territorio nazionale dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid-19”. Altri 50 milioni arrivano dall’abrogazione della norma dei precedenti Decreti, mentre 60 arriveranno dal Fondo istituito nel decreto Rilancio per il saldo dei debiti della P.a. Le misure al vaglio del Cdm sono in larga parte già finanziate (circa 1,24 miliardi) dai fondi non utilizzati per la Cig, disposti dai decreti Cura Italia e Agosto.

Scostamento di bilancio

Governo chiamato a decidere anche sullo scostamento di bilancio, previsto attorno agli 8 miliardi. Quello che, nei piani, dovrebbe anticipare il terzo e, probabilmente, ultimo scostamento che, come spiegato dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sarà utile per chiudere la fase di emergenza. Le previsioni parlano di circa 20 miliardi di euro. “Gli 8 miliardi strutturali a regime per la riduzione delle imposte”, ha proseguito il ministro, sono “il dato di partenza non il budget della riforma”. Gualtieri, in un intervento in diretta Facebook indetta da Base Riformista, ha spiegato che la riforma sarà alimentata anche “con quella che per noi è la principale fonte, come è stato per il cuneo fiscale, cioè l’aumento delle entrate dovuto al contrasto all’evasione e al miglioramento dei rapporti col contribuente”. Per quanto riguarda il budget interno, si punterà sulla “razionalizzazione” di “bonus e tax expenditures poco razionali, poi abbiamo da affrontare il tema dei sussidi dannosi e del perimetro della base imponibile”.

Non solo Ristori: il caso Sanità in Calabria

In Consiglio dei ministri dovrebbe essere discusso anche il tema spinoso del commissario alla Sanità della Regione Calabria. Dopo le vicende che hanno coinvolto gli ultimi tre nominati (Cotticelli e Zuccatelli dimessi e il rettore uscente de La Sapienza, Gaudio, che ha rinunciato all’incarico) e definito il ruolo del fondatore di Emergency Gino Strada, al vaglio del governo ci sarebbero altri nomi. Fra questi, quello dell’ex commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca, così come dell’ex ufficiale Federico D’Andrea.