Salvini, caso Gregoretti: gup sentirà Conte, Di Maio, Lamorgese

Salvini è arrivato al tribunale per l'udienza preliminare sulla richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona nella gestione dello sbarco di 131 migranti dalla nave Gregoretti nel luglio del 2019 a Siracusa

Il leader della Lega, Matteo Salvini

Oggi a Palazzo di Giustizia di Catania a partire dalle ore 9.30 ha preso il via l’udienza preliminare del processo al leader della Lega, Matteo Salvini per il caso Gregoretti.

Le conclusioni del Gup

Alle 13:45, su richiesta della difesa e delle parti civili, il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha disposto un’ulteriore attività istruttoria che prevede, tra l’altro, l’audizione del premier Conte e dei ministri Lamorgese, Di Maio e degli ex ministri Trenta e Toninelli.

“Premesso che la vicenda processuale sorge da un manifesto contrasto di giudizi tra la procura distrettuale e il tribunale dei ministri di Catania” è “compito di questo organo giudicante vista la complessità e l’impegno per la valutazione del fascicolo” di “assumere prove per la decisione di merito”. Lo scrive il Gup Nunzio Sarpietro nel provvedimento con cui dispone nuovi atti istruttori sul caso della nave Gregoretti.

Sono due le “direzioni” indicate nell’ordinanza dal Giudice dell’udienza preliminare: “una di acquisizioni documentali e l’altra di assunzione testimoniale di soggetti qualificati e informati sui fatti di causa”.

Tra i primi “accertare quanti e quali episodi di sbarchi di migranti simili sotto il profilo degli accadimenti quello della nave Gregoretti si siano verificati nel periodo in cui l’inquisito rivestiva la carica di ministro dell’interno estendo l’accertamento anche ad altri sbarchi avvenuti successivamente anche quando è cambiata la compagine di Governo (Conte 2)“.

Sugli sbarchi devono essere accertati dalla polizia giudiziaria: la data dell’evento, la narrazione degli accadimenti che hanno preceduto lo sbarco, la data di indicazione del pos (porto sicuro) e l’accertamento di quale organo lo ha adottato, verifica degli eventuali procedimenti penali instaurati in relazione ai diversi eventi di sbarco.

“Per far fare un’adeguata verifica adottata a livello governativo, in materia di immigrazione all’epoca dei fatti e ai rapporti con l’Ue anche con riferimento al cosiddetto ‘Patto di governo’ – osserva il Gup Sarpietro – occorre assumere a verbale il premier Giuseppe Conte, l’allora vicepremier Luigi Di Maio, l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, l’ambasciatore Maurizio Massari e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese”.

Le date

Il gup ha anche stabilito che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà sentito nella prossima udienza fissata per il 20 novembre nell’aula bunker del carcere di Bicocca. Nella stessa data saranno sentiti anche gli ex ministri Toninelli e Trenta.

Il gup ha infine disposto l’audizione per il prossimo 4 dicembre dei ministri Di Maio e Lamorgese e dell’ambasciatore Maurizio Messari. Il gup ha anche disposto l’acquisizione di documenti sugli altri sbarchi avvenuti nello stesso periodo.

Salvini: “Soddisfatto”

Salvini ha lasciato l’aula poco prima delle 14:00. “Era la mia prima volta in tribunale da potenziale colpevole e imputato, sono assolutamente soddisfatto di aver sentito da parte di un giudice che quello che si è fatto non l’ho fatto da solo. Era parte di una procedura”, ha detto il leader della Lega in conferenza stampa a Catania, al termine dell’udienza preliminare sul caso Gregoretti.

E ha aggiunto: “Mi soddisfa che il giudice interpelli il premier per chiedere: ‘L’anno successivo avete fatto la stessa cosa?’ Ci sono decine di articoli che dimostrano che l’iter è lo stesso“.

“Abbiamo sottolineato che la procedura seguita per il caso Gregoretti non era iniziativa estemporanea di Salvini che voleva sequestrare le persone ma la scelta di attendere, prima di far sbarcare i migranti, nell’ambito di una procedura così come prevista nel contratto di governo e dal Consiglio europeo del 2018″, ha commentato il suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno.

Bongiorno è uscita su una sedia a rotelle per un infortunio subito in aula. Una piccola copertura in marmo nella parte inferiore della parete dell’aula è caduta su un piede dell’avvocato durante la camera di consiglio del Gup. È intervenuto personale del 118 che ha messo del ghiaccio e poi una fasciatura. All’uscita, l’avvocato ha annunciando una interrogazione parlamentare sullo stato dell’edilizia giudiziaria in Italia.

Salvini: “Per me Conte e ministri sono innocenti come me”

“Mi sono rifiutato di dire ‘sono colpevoli anche loro’ (Conte e gli altri ministri, ndr). La mia tesi è che sono innocenti anche loro. Avrei potuto dire il contrario per spirito di vendetta. E invece io spero che vengano qua per mezz’ora e poi si occupino di altro”.

L’ha detto Salvini rispondendo in conferenza stampa a una domanda di un giornalista. E ha ribadito: “In questo momento da italiano vorrei che il premier e i ministri si occupassero h24 della situazione economica del Paese e non dovessero andare in tribunale a raccontare quello che tutti sanno”.

Salvini ha poi spiegato: “In questo caso sono tre lettere a fare la differenza, mi auguravo che non ci fosse bisogno di farle ripetere ma a dicembre 2019 il presidente del Consiglio disse : ‘Noi ci occupavamo di ricollocare gli immigrati e poi c’era lo sbarco’. Ripeto: POI. Quindi, prima ricollocavamo i migranti, poi c’era lo sbarco. Se la lingua italiana ha un senso, io mi sono rifiutato di dire che sono colpevoli anche loro, perché la mia tesi è esattamente l’opposto: sono innocenti anche loro”.

Conte: “Riferirò tutto”

“Ovviamente a disposizione, ci mancherebbe; quando la magistratura chiama, anche un responsabile politico deve rispondere. Riferirò tutte le circostanze di cui sono a conoscenza, in piena trasparenza come ho sempre fatto e come sempre farò”. Così ha risposto ai cronisti il Premier Conte sulla convocazione da parte del Gup di Catania in merito alla vicenda della nave Gregoretti.

In aula

Come riferiscono fonti della Lega all’Ansa, la difesa di Matteo Salvini aveva chiesto il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste sul caso Gregoretti e un’eventuale audizione dell’attuale ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. La richiesta di audizione del ministro era stata avanzata per sollecitare un approfondimento probatorio da parte del giudice per accertare se le procedure di sbarco indicate nel capo di imputazione sono le stesse seguite tuttora dal governo Conte.

Alle 11:46 il Gip di Catania, Nunzio Sarpietro, si era ritirato in camera di consiglio per decidere sulle richieste probatorie. Prima, il Gup aveva invitato le parti a concludere brevemente in attesa di decidere sulle richieste probatorie che sono state avanzate, riservandosi di dare nuovamente la parola alle parti dopo la sua decisione sulle richieste probatorie. Pertanto, a bocce ferme e in attesa della decisione, la Procura aveva chiesto la sentenza di proscioglimento, perché tecnicamente non era più possibile richiedere l’archiviazione.

Alle 11:15 la Procura di Catania aveva infatti richiesto, come aveva fatto nella prima fase del procedimento a settembre, l’archiviazione per Salvini dall’accusa di sequestro di persona.

Prima dell’udienza

Salvini è arrivato al tribunale di Catania verso le 9:15 per partecipare all’udienza preliminare sulla richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona nella gestione dello sbarco di 131 migranti dalla nave Gregoretti, avvenuto nel luglio del 2019 a Siracusa. Il leader legista è stato accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno.

L’accusa è stata rappresentata dal sostituto procuratore Andrea Bonomo. In aula era presente anche l’avvocato Massimo Ferrante che rappresenta quattro delle parti lesi individuate nel procedimento: una coppia di nigeriani e i loro due figli di 10 e 6 anni, che erano stati fatti sbarcare dopo meno di 24 ore dalla nave della Guardia costiera.

Caffè a tre

Caffè a 3 fra i big del centrodestra poco prima dell’udienza preliminare. Il leghista, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si sono incontrati per una breve colazione in un hotel sul lungomare della città siciliana. Obiettivo, esprimere il sostegno degli alleati del centrodestra al segretario della Lega.

Meloni: “Salvini ha fatto suo dovere”

“Insieme, a Catania, al fianco di Matteo Salvini: è un dovere, ancor prima che un diritto, di qualsiasi ministro, fare ciò che gli chiede la maggioranza degli italiani e difendere le leggi e i confini di questa nazione”. È il tweet che la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha postato stamattina, prima dell’udienza preliminare, aggiungendo una foto di lei insieme a Salvini e al vicepresidente di Forza Italia Tajani al bar sul lungomare di Catania.

Tajani: “Con Salvini per una giustizia giusta”

“Con Matteo Salvini e Giorgia Meloni a #Catania. Per una giustizia giusta e non politicizzata, per difendere il diritto della politica di prendere decisioni”. Lo ha scritto su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia postando una foto di loro tre.

Flash mob

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha anche parlato a margine di un flash mob organizzato dal suo partito a Catania a sostegno di Salvini.

“Nel nostro ordinamento – ha detto – essendoci la separazione dei poteri, la magistratura non dovrebbe entrare nelle scelte politiche. Ma prima di tutto, contesto il fatto che la politica non difenda la sua autonomia. La cosa che considero più scandalosa di tutte è il voto sull’autorizzazione a procedere concesso dal Senato a Salvini, a maggior ragione che sia venuto dalla maggioranza di persone che con Salvini erano prima al governo e che, nel caso precedente della nave Diciotti, per tenere la poltrona, hanno votato con lui”.

“I problemi della politica non si risolvono così: un avversario politico lo devi battere se sei capace con le regole della democrazia. Se invece lo fai sparire in galera, questo succede nei regimi e io non voglio regimi in Italia. Lo considero mostruoso, anche se fosse accaduto a un avversario politico”, ha concluso Meloni.

Salvini: “Grazie a chi è a Catania”

“Negli occhi le immagini di ieri sera, grazie a tutti coloro che sono venuti a Catania anche da molto lontano per dimostrarmi la loro vicinanza. E grazie a tutti coloro che me l’hanno dimostrata anche da casa. È per me motivo di orgoglio, onore, forza. Avanti a testa alta, con fiducia, certo di aver sempre agito per la difesa della patria e la sicurezza degli italiani”. È il messaggio scritto su Facebook dal leader della Lega Matteo Salvini.

CATANIA, L'INTERVISTA A MATTEO SALVINI ALLA VIGILIA DEL PROCESSO

Amici, un saluto da Catania alla vigilia della mia udienza. Non mi era mai capitato nella vita, ma c’è sempre una prima volta😊.Andrò in Tribunale con l'animo tranquillo e la coscienza a posto, per aver salvato vite e difeso il mio Paese, forte anche del sostegno che mi arriva da voi e, devo dire con sorpresa, anche da molte persone che non la pensano come me ma mi hanno comunque inviato la loro vicinanza e il loro sostegno.Ho piena fiducia nei giudici, nell’Italia e negli Italiani.Senza paura, come sempre col sorriso e a testa alta.Fatemi compagnia, mi intervista Maria Giovanna Maglie.

Pubblicato da Matteo Salvini su Venerdì 2 ottobre 2020