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Bielorussia: c’è accordo in Ue sulle sanzioni a Lukashenko

I temi del Consiglio Affari Esteri UE: la situazione in America latina, il Nagorno-Karabakh, avvelenamento di Navalny e la Bielorussia

C’è accordo nell’Ue sulle sanzioni contro il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Lo rivelano fonti diplomatiche ad Ansa, nell’ambito del Consiglio Affari Esteri UE che si svolge oggi in Lussemburgo.

I temi

I temi che saranno discussi oggi al Consiglio affari esteri, stando a quanto ha annunciato l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell al suo arrivo nella città di Lussemburgo, sono: “Il Venezuela, la situazione in America latina, il Nagorno-Karabakh dove noi sosteniamo il cessate il fuoco e l’avvio dei negoziati, e poi ancora le relazioni bilaterali con la Russia”. Quindi, ha aggiunto Borrell, concorderemo “una risposta comune sull‘avvelenamento di Navalny“.

Tra gli altri temi, ha aggiunto, anche la “Bielorussia dove faremo il punto dopo le decisioni prese dal Consiglio europeo sulle sanzioni e anche la forma futura delle relazioni diplomatiche con Minsk”, ha aggiunto Borrell. Non da ultimo le attività della Turchia a Cipro e le relazioni con la Grecia.

Mass (Germania)

Posizione condivisa anche dalla Germania. Al Consiglio “parleremo anche della Bielorussia. Dobbiamo dire che la situazione non è migliorata dall’ultima sessione. Continuano le violenze perpetrate dal regime di Lukashenko. Ci sono ancora arresti di manifestanti e ho suggerito che dovremmo lanciare un nuovo pacchetto di sanzioni e che Lukashenko dovrebbe essere una delle persone che dovrebbero poi essere sanzionate”. Così il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, a margine del consiglio.

Aurescu (Romania)

“Oggi al Consiglio affari esteri discuteremo fra gli altri temi anche quello sulla Bielorussia. La Romania, insieme ad un gruppo di paesi Ue, chiede che nella lista delle persone sanzionate sia inserito anche Lukashenko e se la situazione peggiora dovremo pensare a sanzioni economiche che prendano di mira le sue risorse”, ha aggiunto il ministro degli esteri della Romania, Bogdan Aurescu arrivando al Consiglio Affari esteri.

Sanzionare i funzionari russi coinvolti nell’avvelenamento di Navalny

Il gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani) Ppe al Parlamento europeo esorta i ministri degli esteri degli Stati membri dell’Ue a concordare sanzioni contro tutte le persone coinvolte nell’avvelenamento del politico dell’opposizione russo Alexei Navalny.

“La Russia chiaramente non è riuscita a cooperare per avviare un’indagine internazionale sull’avvelenamento di Alexei Navalny. Pertanto esortiamo gli Stati membri dell’Ue a sanzionare i responsabili di questo crimine”.

“Tutti gli istigatori e gli autori devono essere ritenuti responsabili” ha sottolineato Andrius Kubilius, eurodeputato, portavoce del gruppo Ppe sulla Russia, in vista della riunione odierna dei ministri degli affari esteri dell’Ue.

“Chiediamo al Consiglio di avviare una rivalutazione approfondita e strategica delle relazioni dell’Ue con la Russia e dei cinque principi guida. Poiché le autorità russe non stanno cooperando, una reazione europea comune è necessaria, compresa la fine del gasdotto Nord Stream 2”, ha aggiunto Kubilius.

Haavisto (Finlandia)

“Oggi è una giornata molto importante, prenderemo una decisione comune sul caso Navalny“, ha commentato il ministro degli esteri finlandese Pekka Haavisto entrando al Consiglio affari esteri. “Un altro importante dossier di cui parleremo è la situazione nel Nagorno Karabakh dove sfortunatamente ieri è stata violata la tregua – ha aggiunto il ministro -. E poi sentiremo l’Alto rappresentante Ue Josep Borell sul dialogo tra Belgrado e Pristina”.

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