Elezioni presidenziali: Biden recupera. Testa a testa con Trump in Wisconsin

Occhi puntati sull'America e sale l'attesa dei risultati. Per la Gran Bretagna parla il ministro degli Esteri: "L'alleanza rimarrà comunque salda a prescindere da chi vincerà"

Usa

A decidere le elezioni presidenziali Usa sarà un ristretto numero di “battleground state” (stati che rappresentano dei campi di battaglia). Questi sono Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, North Carolina e Georgia. Entrambi i candidati per vincere hanno diverse combinazioni. Ad ora Biden ha conquistato 224 voti dei grandi elettori, mentre Trump 213. Il candidato democratico si è già aggiudicato l’Arizona, ma per vincere deve assicurarsi la vittoria in Nevada, dove è avanti di 2,5 punti con l’80% dei voti scrutinati. A quel punto potrebbe raggiungere la quota fatidica dei 270 grandi elettori con la Pennsylvania, dove può sperare ancora nel voto postale, e uno qualunque degli altri Stati. Oppure potrebbe vincere anche senza la Pennsylvania, ma conquistando sia il Michigan che il Wisconsin dove è indietro ma dove anche in questo caso potrebbe recuperare grazie al voto per corrispondenza.

Testa a testa tra Trump e Biden

Se Biden non riuscisse a strappare il Wisconsin, dovrebbe vincere allora in Georgia o in North Carolina, dove il margine di svantaggio appare più recuperabile, in particolare nel secondo Stato, sempre grazie al “mail vote”. Trump, che al momento ha meno grandi elettori, oltre ad assicurarsi l’Alaska, ha bisogno invece di almeno quattro dei cinque Stati in bilico ancora in gioco per restare alla Casa Bianca. Dunque, dovrebbe assicurarsi quattro Stati tra Pennsylvania, Wisconsin, Michigan, North Carolina e Georgia. Una missione però che al momento, guardando alle proiezioni, non appare impossibile, visto che il presidente è in vantaggio in quasi tutti questi swing state. Con un sorpasso dell’ultim’ora di Biden in Wisconsin. L’ex vicepresidente ha il 49,3% dei voti contro il 49% di Donald Trump, secondo le proiezioni di Cnn. Trump e Biden sono invece testa a testa in Georgia e North Carolina, due Stati che secondo le proiezioni sono ancora ‘too close to call’.

La deputata democratica Alexandra Ocasio-Cortez, appena rieletta, attacca le “premature” affermazioni di Donald Trump su una sua presunta vittoria definendole “illegittime, pericolose ed autoritarie”. “Contiamo i voti e rispettiamo i risultati”, scrive su Twitter.

Le previsioni delle proiezioni, saranno affidabili?

A questo punto dello scrutinio Biden sarebbe leggermente in vantaggio sul fronte del conteggio dei grandi elettori, ma tra gli stati chiave per il momento è riuscito a vincere solo l’Arizona (ma il risultato è contestato da Trump) e a conquistare la Virginia. Il presidente invece ha strappato la Florida, l’Ohio, l’Iowa e ha mantenuto il Texas. Dalle proiezioni è poi avanti in Georgia e in tutti gli stati dove si conteranno ancora i voti. La prospettiva è quella di ricostruire quel “red wall” (muro rosso) che già lo ha fatto vincere nel 2016. L’incognita è proprio quella dei voti per posta che in alcuni di questi stati potrebbero ribaltare il risultato, essendo tradizionalmente più favorevoli ai democratici. Sul fronte del voto per il rinnovo del Congresso, i democratici mantengono la maggioranza alla Camera, mentre per il controllo del Senato è testa testa. Joe Biden vince in Maine, secondo le proiezioni dell’Associated Press.