Giovedì 21 novembre si celebra in Italia la Giornata del tumore al pancreas e per l'occasione saranno molteplici gli edifici che si illumineranno di viola, lanciando un messaggio di solidarietà ma soprattutto di prevenzione riguardo questo tema. Sì, perchè il tumore al pancreas, in Italia, arriva a colpire ogni anno 13.500 persone e nella maggior parte dei casi, avendo una diagnosi tardiva ne complica le cure. Proprio per questa ragione, attualmente rappresenta la quarta causa di morte per cancro, con una sopravvivenza a 5 anni pari all'8%.
Chi è a rischio
I soggetti più a rischio sono spesso coloro che si trovano nella fascia d'età compresa tra i 50 e gli 80 anni: infatti, il tumore del pancreas è molto raro tra chi ha un'età inferiore ai 40 anni. Troviamo poi i fumatori con un rischio che è circa triplo rispetto invece a chi non fuma. Altri fattori di rischio, anche se pur non ancora chiari nei dettagli, sono il diabete di tipo 2 (quello non dipendente da insulina, che in genere si manifesta dopo i 45 anni di età) e alcune malattie genetiche rare quali per esempio la sindrome di von Hippel-Lindau.
I sintomi
Come anticipato, la diagnosi spesso viene fatta quando la malattia è già estesa proprio perchè il tumore del pancreas in fase precoce non dà particolari sintomi e anche quando sono presenti, si tratta di disturbi piuttosto generici, che possono essere interpretati in modo errato sia dai pazienti sia dagli stessi medici. Si manifesta spesso la perdita di peso e di appetito, ittero (colorazione giallastra degli occhi e dell'epidermide), dolore nella parte superiore dell'addome o alla schiena, spossatezza, nausea e vomito.
La prevenzione
In ogni aspetto dell'ambito medico, la parola d'ordine è sempre la prevenzione, anche se in questo caso è difficile riuscire a consigliare una prevenzione efficace, dal momento che non tutte le cause del tumore del pancreas sono chiare. Importante è evitare il fumo, l'alcol e seguire una dieta mediterranea ricca di frutta e verdura.
Le cure
Qualora il tumore al pancreas venga identificato per tempo e risulti ancora localizzato, si può procedere con un'asportazione chirurgica che ha qualche probabilità di successo. L’intervento è spesso complicato e gravato da alti rischi e i risultati migliori si ottengono nei centri d'eccellenza nella cura di questi tumori. Per il post intervento può essere necessario eseguire una chemioterapia che, insieme alla radioterapia, rappresenta l'unica arma a disposizione per i tumori che non sono operabili.
I farmaci delle ultime ricerche
Data l'urgenza, la ricerca sta cercando diverse soluzioni, fra queste quella di alcuni farmaci biologici, già utilizzati nella terapia di alcuni sottotipi di cancro pancreatico: tra questi gli inibitori della tirosin chinasi come l'erlotinib. Sono in corso alcune sperimentazioni con farmaci in grado di potenziare l'azione del sistema immunitario contro il tumore. Le terapie attualmente disponibili non sono per il momento risolutive per tutti i pazienti, alcune hanno però mostrato di essere in grado di allungare l'aspettativa di vita per diversi pazienti.