Assembramenti e comportamenti sconsiderati: l’ira di Zaia

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, annuncia una nuova ordinanza restrittiva per "inasprire le regole" sulla prevenzione del contagio da Coronavirus

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Assembramenti e “comportamenti sconsiderati di troppe persone”. Sono queste le motivazioni che hanno fatto infuriare il governatore del Veneto Luca Zaia che, per la prossima settimana, ha annunciato che verrà emanata una nuova ordinanza restrittiva per “inasprire le regole” sulla prevenzione del contagio da coronavirus. “Continuando di questo passo non dobbiamo proci la domanda se il virus tornerà in ottobre, perché l’abbiamo già qui – ha detto Zaia -. Ai comportamenti irresponsabili di qualcuno, si aggiungono gli altri che abbiamo conosciuto in queste ore”.

Il nuovo focolaio

In Veneto, infatti, si è acceso un nuovo focolaio di coronavirus. Un imprenditore vicentino rientrato dalla Bosnia, ha causato 5 nuove positività e 89 isolamenti,  passando “da un rischio basso elevato, passando da una r con t pari a 0,43 a una di 1,63“.

Il carcere per chi trasgredisce?

“Se questo è il sistema di gestire la positività e la sintomatologia, dopo quattro mesi di coronavirus allargo le braccia – ha rilevato -. Così non ne veniamo fuori. Fosse per me, di fronte a certi comportamenti prevederei la carcerazione. È essenziale che a livello nazionale si prenda in mano il dossier, mettendo in fila le questioni con un Dpcm o con un provvedimento del ministro Speranza”. “La legge prevede una multa di 1000 euro in caso di fuga dall’isolamento sanitario: mi sembra ridicolo – ha sottolineato Zaia -. E ritengo che sia fondamentale il ricovero coatto, così come è necessario essere severissimi con gli isolamenti sanitari. Io ho dato disposizioni ai Sisp di tolleranza zero e, se ci sono elementi, di procedere alla denuncia. Non possiamo permetterci la diffusione del virus per l’irresponsabilità di qualcuno. Quello che è accaduto, è gravissimo”. “Di tutto questo ne parlerò – ha concluso Zaia – con Bonaccini in conferenza dei servizi, perché siamo i primi a sperimentare una vicenda del genere, inquietante”.