Alice Severi: l’enfant prodige del pianoforte muore a 32 anni (VIDEO)

I carabinieri hanno trovato il suo corpo senza vita nella sua casa di Domodossola. Si indaga sulle cause della morte

Alice Severi, enfant prodige del pianoforte, è morta ieri all’età di 32 anni. Con lei scompare una giovane pianista che ha saputo, nella breve ma intensa esistenza, trasmettere al pubblico forti emozioni di rara dolcezza ed espressività unite ad un non comune virtuosismo. Nelle scorse ore i carabinieri hanno trovato il suo corpo senza vita nella sua abitazione di Domodossola, dove viveva con la madre e ora si indaga sulle cause della morte. Alice Severi lascia il padre Maurizio e la madre Caterina Sgro, infermiera all’ospedale San Biagio di Domodossola.

Sensibilità e fragilità

Di bellezza travolgente, Alice aveva una ricchezza di racconto musicale che esprimeva con garbo e determinazione. Come spesso accade alle persone sensibili, accanto al genio c’è spesso la fragilità. Una fragilità che, tuttavia, le aveva consentito di entrare in profondità nell’interpretazione di molte pagine pianistiche.

La carriera

La giovane pianista di Domodossola si è diplomata nel 2007 all’Istituto Monteverdi di Cremona col massimo dei voti nel 2007, ma sin da piccola ha dimostrato di avere grandi doti. Aveva la tenera età di 7 anni quando, nel 1992, vinse il premio internazionale Stresa per giovani pianisti e divenne un enfant prodige del piano in tutto il mondo e che la proiettò verso una carriera di sicuro successo con una tournée anche negli Stati Uniti e in Canada. Successivamente arrivarono anche altri premi importanti, i suoi video su Youtube e la passione per la musica le hanno sempre consentito, negli anni, di tenere viva la sua attività artistica anche come insegnante di musica nelle più prestigiose scuole. Tanti i successi e le battute d’arresto di una vita difficile, come è difficile rimanere sempre i migliori.

I più grandi successi

Il suo giovane talento si è espresso in questi anni su numerosi palchi in diverse città dove ha suonato per la Società dei Concerti di Prato, la Società del Giardino di Milano, gli Amici della Musica di Firenze, il Festival delle Nazioni di Città di Castello e per le Società Filarmoniche di Milano, di Trento, di Bologna e di Monfalcone ottenendo non solo il favore del pubblico ma anche molti apprezzamenti dai musicisti professionisti con l’attribuzione di ben 18 premi assoluti in Concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Indimenticabile è stato il Concerto in mi minore di Chopin eseguito alcuni anni fa con l’Orchestra Moruzzi di Cremona. Una interpretazione che aveva esaltato lo “zal” chopeniano facendo emergere a tutto tondo la malinconia della tonalità minore, contrappeso al cantabile, di elegante gradevolezza; una esecuzione mozzafiato con sonorità energiche alternate ad una accattivante cantabilità nelle figurazioni e nelle ornamentazioni virtuosistiche. È questo il ricordo che abbiamo di Alice Severi: un talento naturale unito alla continua ricerca sonora e perfezione tecnica. Con lei scompare una giovane pianista che ha saputo, nella breve ma intensa esistenza, trasmettere al pubblico forti emozioni di rara dolcezza ed espressività unite ad un non comune virtuosismo.