Venezia come non l’avete mai vista

Una passeggiata nella città più famosa del mondo per la prima volta senza turisti per gustare un paesaggio straordinario

Chi ha la fortuna di vivere a Venezia potrà godersi la laguna in tutta tranquillità. Già nel primo lockdown abbiamo visto le immagini straordinarie di una Venezia senza turisti, deserta ma non desolata. Al contrario, ancora più affascinante del solito. E chi ha avuto la fortuna di andarci anche solo per un weekend, oppure di vivere lì e farsi una passeggiata in pieno relax ha potuto gustarsi uno spettacolo inedito. 

Natale a Venezia

Così come è certamente fantastico il paesaggio di una Venezia natalizia che quest’anno ospita un’installazione di Fabrizio Plessi che vuole essere un omaggio alla luce e un messaggio di rinascita. 

L’installazione troverà posto tra le due colonne della Piazzetta a partire dal prossimo 4 dicembre sino al 6 gennaio, per lanciare da Venezia un messaggio di speranza capace di rinnovarsi avvalendosi di un linguaggio contemporaneo: il digitale.

L’installazione firmata Plessi

Un faro luminoso, composto da oltre 80 moduli di 1metro per 50centimetri, che, prendendo la forma di un albero della vita che unisce simbolicamente la terra al cielo, interpreta il senso più profondo del Natale. “L’idea per questa installazione è scaturita dal mio grande amore per Venezia: ho immaginato un gigantesco mosaico dorato, che richiama l’oro della Basilica, in cui ogni tassello vive di vita propria – racconta Plessi -. Per la prima volta nel mio lavoro ho fatto sì che il flusso luminoso di ciascun elemento vada in direzioni diverse, andando a creare un intreccio di contaminazioni quale metafora, da un lato, della dinamica delle relazioni interpersonali e, dall’altro, per valorizzare la memoria storica di questa città, luogo di incontro e di scambio tra culture diverse per eccellenza”.

Il commento del sindaco di Venezia Brugnaro

Una luce nuova “illuminerà il Natale di Piazza San Marco – commenta il sindaco Luigi Brugnaro – .Una luce nata dall’estro creativo del maestro Fabrizio Plessi e che rappresenterà, idealmente, una segno di quella speranza e di quella resilienza di una città che vuole farcela”.