Maltempo Marche: 10 morti nell’Anconetano, 1 bimbo tra i dispersi

Ieri notte, nella sola provincia di Ancona, si sono abbattuti "400 millimetri di pioggia in due, tre ore", secondo la Protezione Civile

Il salvataggio di alcuni anziani da parte dei Vigili del Fuoco

E’ salito a 10 il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha colpito le Marche, nello specifico l’Anconetano. Quattro i dispersi, tra cui due bambini. Ad aggiornare il bilancio è stata la prefettura di Ancona. Almeno quattro delle vittime sono a Ostra, una a Senigallia, una a Trecastelli e una a Barbara, dove ci sono ancora tre dispersi (tra cui i due bambini). Il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente. Sono almeno 50 i feriti che si sono recati negli ospedali della regione. Lo ha reso noto il dipartimento della Protezione Civile dopo una verifica con le autorità locali.

Ancora isolato il Comune di Cantiano, paese di poco più di 2mila abitanti in provincia di Pesaro e Urbino, dove le fortissime piogge hanno trasformato le strade in veri e propri torrenti e trascinato via auto. A Senigallia esondato il Misa. Decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi sono state salvate dai circa 180 vigili del fuoco in azione.

La riunione operativa in Protezione Civile è iniziata alle 9:30 con il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e il Presidente della Regione Francesco Acquaroli che oggi ha ricevuto messaggi di solidarietà da Mattarella e Draghi.

Due bimbi tra i dispersi

Ci sono due bambini tra i dispersi a Barbara. “A Barbara – racconta il sindaco del comune, Riccardo Paqualini – al momento sono dispersi una madre con una figlia di circa 8 anni che cercavano di scappare. E in un’altra situazione scappavano sempre una madre e un figlio: in questo caso la mamma si è salvata”.

Il piccolo era con la mamma in auto che è rimasta bloccata dall’acqua. Secondo quanto ricostruito al momento dai soccorritori, la donna sarebbe riuscita a lasciare l’auto con il bambino in braccio ma sarebbe poi stata nuovamente travolta. I vigili del fuoco l’hanno soccorsa e salvata nella notte ma al momento del bambino non c’è traccia.

Le ricerche del piccolo sono in corso “anche con un elicottero e il termoscanner” e si concentrano nel territorio di Castelleone di Suasa. Lo dice all’ANSA il sindaco Carlo Manfredi: “da noi è esondato il torrente di Nevola, il bambino stava tornando a casa con la madre in auto, quando lei ha visto l’ondata d’acqua, è scesa e ha cercato di fuggire tenendo il figlio per mano, ma sono stati travolti da acqua e fango. La mamma l’abbiamo trovata a un km e mezzo di distanza, su un cumulo di detriti, del bambino invece… – aggiunge con voce emozionata – non c’era più traccia. Da noi – spiega il Sindaco – il problema non è la pioggia caduta, ma la quantità di acqua e detriti che si è abbattuta sul territorio, venendo giù dal monte. Una scena apocalittica”.

A Pianello di Ostra morti padre e figlio

Case allagate fino al primo piano, strade come torrenti e fiumi in piena che minacciano anche i comuni costieri. Le immagini dei condomini allagati a Senigallia e delle auto trascinate dall’acqua stanno facendo il giro di social e web. L’ondata di piena del fiume Misa ha messo sotto scacco Senigallia, già colpita dall’alluvione nel 2014.

Nel palazzo dell’ufficio postale ci sono stati due morti, padre e figlio. Poveretti…”. E’ la testimonianza di Francesco Federiconi, direttore dell’ufficio postale di Pianello di Ostra, nell’entroterra di Senigallia devastato dal maltempo. “E’ stato peggio dell’ultima volta – dice contattato telefonicamente dall’ANSA – Il ponte ha fatto da tappo e l’acqua si è alzata velocemente, entrando nelle case fino quasi al soffitto. Ora è tutto malta, le auto portate anche a 4-500 metri di distanza, ribaltate sulla carreggiata”.

Salvi due anziani

I vigili del fuoco hanno messo in salvo alcune persone, tra cui anziani anche in queste ore, con gommoni da rafting: nel centro di Senigallia si segnalano anche blackout. Nelle Marche in arrivo e al lavoro rinforzi dei vigili del fuoco anche da altre regioni tra cui Lombardia, Abruzzo ed Emilia Romagna.

Quaranta centimetri di pioggia

Ieri notte, nella sola provincia di Ancona, si sono abbattuti “400 millimetri di pioggia in due, tre ore”, ha detto il responsabile delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile, Luigi d’Angelo, che sta seguendo dalla sala operativa l’evolversi della situazione. “È stato un evento estremamente intenso – ha sottolineato -, tutte le forze sono in campo e al lavoro”. Probabilmente, ha aggiunto, “il caldo di questi giorni, scontrandosi con con una cella di aria fredda, ha determinato dei fenomeni così violenti”.

 

A causare i molti danni è stata una bomba d’acqua che si è abbattuta nella zona di Cantiano, trasformando le strade in veri torrenti e causando lo straripamento di diversi fiumi, tra cui il Burano. “L’acqua ha invaso le vie centrali del paese – l’appello del sindaco -. Diverse zone sono già sommerse. La viabilità comunale è interrotta in diversi tratti. Chiusa la statale direzione Gubbio. Invitiamo la cittadinanza a mantenere la calma ed evitare situazioni di rischio”.

L’ondata di maltempo che ha colpito le Marche “non era prevista a questi livelli, non avevamo livelli di allarme. E l’esondazione del Misa, in particolare, è stata repentina e improvvisa”. Lo dice all’ANSA l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi. In alcune località, “non c’è stato tempo di intervenire, ci sono persone che magari erano in strada o sono uscite non rendendosi conto del pericolo”.

A Pergola, sempre in provincia di Pesaro Urbino, una famiglia si è rifugiata all’ultimo piano di una casa e ha chiesto aiuto. Disagi anche sulle strade, con il casello di Senigallia sull’A14 chiuso al traffico in vista dell’ondata di piena del Misa che starebbe arrivando nel centro abitato. Tutte le arterie principali e i ponti della città sono chiusi al traffico.

Il meteo in miglioramento

Le condizioni meteo stanno migliorando – spiega il direttore della Protezione civile della Regione Marche, Stefano Stefoni -, ma la situazione a Senigallia resta critica per la piena del Misa”. Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio è partito per le Marche dopo la bomba d’acqua. In giornata atteso il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

Allerta, poi, anche in Toscana. Ottantotto millimetri di acqua caduti in breve tempo hanno provocato allagamenti a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo. Nella zona di Santa Cristina ha strappato anche il torrente Bigurro, con conseguenti allagamenti. I vigili del fuoco di Arezzo sono intervenuti per liberare dall’acqua gli scantinati. Un agriturismo e una casa sono isolati. Da domani il maltempo tornerà a colpire anche Lazio e Campania, mentre in Friuli Venezia Giulia sarà allerta gialla.