Maltempo, Italia tra gelo neve e vento: anche oggi scuole chiuse a Potenza

Ancora freddo glaciale sull'Italia, con neve e vento. Scuole chiuse a Potenza a causa della neve

meteoweb.it

Ancora freddo glaciale sull’Italia, con neve e vento. Scuole chiuse a Potenza a causa della neve. Resteranno aperti però gli asili nido e l’Università. Nella notte tra il 21 e il 22 gennaio, trovato morto per il freddo un clochard a Milano.

Scuole chiuse anche oggi per neve a Potenza

Le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse anche oggi a Potenza, dove la neve è caduta da ieri sera, mentre l’attività degli asili nido e dell’Università sarà regolare. Lo ha stabilito il sindaco, Mario Guarente, con un’ordinanza emessa durante la notte. Sabato scorso anche asili nido e Università erano rimasti chiusi, sempre a causa della neve. Oggi, invece, funzioneranno regolarmente. L’ordinanza di Guarente è stata presa, “constatata l’instabilità degli eventi atmosferici”, dopo contatti con la Protezione civile e il rettore dell’Università.

Assessore Milano: “Con piano freddo accolti 600 clochard”

Sono oltre 600 le persone accolte nei rifugi con il Piano freddo del Comune di Milano che, in previsione dell’abbassamento delle temperature, nei giorni scorsi ha aperto anche una struttura temporanea in via Sammartini, a pochi passi dal sottopasso Mortirolo, dove questa notte è morto un clochard, probabilmente per il freddo. “Una tragica morte” l’ha definita l’assessore alle Politiche sociali Lamberto Bertolè.

Proprio con l’inverno si sono intensificate le uscite delle unità mobili coordinate dal Comune per convincere i senzatetto ad accettare un posto al caldo ed è stata aperta la struttura di via Sammartini che è un modo “per rispondere all’emergenza – ha spiegato – che riguarda gli invisibili che arrivano a Milano con la speranza di proseguire il loro viaggio verso il Nord dell’Europa e che aspettano la loro opportunità proprio nei pressi della stazione”.

“Fantasmi – ha aggiunto – che per il Governo e secondo le leggi italiane ed europea non esistono”. A loro non vengono chiesti i documenti o permessi di soggiorno ma viene solo offerto un riparo. E con il piano freddo “che è un dispositivo salvavita” sono state accolte “oltre 600 persone in un mese e mezzo (oltre ai circa mille posti ordinari aperti tutto l’anno)”. “Cerchiamo di dare una risposta temporanea e ogni volta che non riusciamo a superare il muro della diffidenza – ha concluso l’assessore – è per noi una sconfitta. Non significa che non continueremo ad essere presenti e a provarci, sperando di non essere lasciati da soli in questa sfida”.

Fonte: Ansa