Vigilanza

Ci sono affermazioni gravi che non possono essere ignorate con il silenzio. Ad esempio le affermazioni ripetute addirittura dal ministro degli Esteri, che auspica la riduzione tout court del numero dei parlamentari, per risparmiare denari. Neanche il più strenuo oppositore della democrazia oserebbe arrivare a tanto con affermazioni siffatte, con motivazioni solo economiche. Trattare problemi di funzionamento e di garanzia, come si trattasse di patate, la dice lunga sulla sensibilità e responsabilità di chi fa tali affermazioni. La verità è che ci troviamo di fronte a un'escalation di fatto antidemocratica, da parte di soggetti che non sanno ponderare la portata di talune azioni e affermazioni, pur di assecondare la pancia della parte più scontenta dei cittadini che facilmente possono confondere le difficoltà che si vivono, in momenti di forte cambiamento come quello che stiamo vivendo, al punto di far diventare capro espiatorio il sistema democratico attraverso i suoi organismi vitali. Non è la prima volta che nei passaggi cruciali della storia, spuntano qui e lì come funghi avventurieri che soffiano sul fuoco per soluzioni autoritarie, con conseguenze disastrose. Quando si hanno a cuore le sorti e l’efficacia della democrazia, si discute di come organizzare il cambiamento conservando attraverso pesi e contrappesi previsti, gli organismi di garanzia democratica. Ma cambiare senza prospettare una architettura istituzionale razionale, questo assolutamente no! Credo che bisognerà fare qualcosa, organizzandosi tra tutti coloro che amano la Repubblica, per impegnarsi straordinariamente in ogni angolo del paese, per spiegare le come come stanno e cosa occorrerebbe davvero alla nostra comunità nazionale. Dunque vigilanza.