Tante decisioni per complicare cose semplici

Giuseppe Bono, amministratore di Fincantieri, azienda italiana di costruzioni navali tra le più importanti del mondo, in un convegno della Cisl dichiara che la sua impresa nei prossimi 2-3 anni avrebbe bisogno di 5-6 mila persone da assumere, ma in Italia non si trovano le professionalità che occorrerebbero. In effetti la Fincantieri ha importanti commesse per costruire grandi navi e programmando le assunzioni nel mercato del lavoro non si trovano le figure occorrenti. Bono, noto e ottimo capitano di azienda, non è la prima volta che va giù di piatto, su argomenti difficili ed impopolari. Una dichiarazione che sembra trovare riscontro nei numeri. Se guardiamo infatti gli ultimi dati del sistema informativo Excelsior di UnionCamere-Anpal, le imprese per il mese di luglio hanno previsto circa 60mila assunzioni di operai specializzati, con una difficoltà di reperimento in oltre un caso su tre, più alto rispetto alla media generale del 26,6%. Poi gli operai specializzati in installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche “vantano” una difficoltà di reperimento del 53,5%, seguiti dai saldatori al 49,8% e fabbri ferrai e costruttori di utensili (49,6%).

Questi dati, indicano un paradosso che ormai da anni affligge l’Italia: da un lato il tasso di disoccupazione resta a livelli allarmanti tra i giovani (a maggio era al 30,5%, la più alta dopo Grecia e Spagna), dall’altro ci sono posti di lavoro che restano vuoti senza persone in grado di coprirli perché le aziende non trovano candidati con le competenze in linea con le esigenze della loro programmazione. Arrivati a questo punto, per ottenere davvero assunzioni ed espandere le produzioni, non sarebbe più semplice organizzare istruzione e formazione in grado di sfornare professionalità per assorbirle immediatamente nelle produzioni, invece di dare incentivi sulle assunzioni, riduzioni di salario e contributi con l’apprendistato, di spendere miliardi per improbabili uffici pubblici per l’impiego, assunzioni di migliaia di cosiddetti navigator? A pensarci bene, sembra un mondo a rovescio: tante decisioni per complicare cose semplici