Parliamo e sparliamo del tempo: importante parlarne

Tuoni da ogni dove, potenti, e con saette spaventose che illuminano tutto il cielo reso anzitempo buio dalle nuvole nere, che oramai hanno tolto ogni spazio anche al più piccolo barlume di luce. È finita così l’estate tanto generosa che abbiamo potuto godere finora, per tre mesi interi. Credo che i temporali che assediano in queste ore la penisola ed isole annesse, fungono da spartiacque tra l’estate calda sinora avuta, e la prosecuzione di un tempo che annuncia l’approssimarsi dell’autunno. E pensare che i media ci avevano bombardati da pronostici disastrosi: sostenevano che questa estate non l’avremmo goduta; tanto maltempo avrebbe compromesso la possibilità di popolare le spiagge, i laghi, le montagne e le campagne del bel paese, con l’aggravante della perdita di turisti stranieri. Invece i turisti sono venuti copiosi, in tante località, persino di più di altre annate. La verità è che fare pronostici meteorologici per il medio e lungo periodo è sempre molto difficile; ma si sa, giornali e tv sanno che le persone, soprattutto quando non hanno molti argomenti, trovano più facile parlare del tempo; e forse stavolta hanno ragione loro. Infatti, se non dovessimo parlare del tempo, in certe circostanze, ve lo immaginate quanti incontri muti tra le persone?