Milano sarà un Gran Milan

Finalmente si è rotto l’equilibrio autolesionista, che da circa 10 anni costringeva l’Italia a rinunciare agli eventi internazionali come la Coppa del mondo di calcio, Olimpiadi d’estate e quelli invernali. Se inspiegabilmente a mettere out l’Italia sono stae le sindache Raggi e Appendino, ambedue dei 5stelle (ma prima di loro anche altri), ora Milano si fa avanti e, insieme a Cortina d’Ampezzo, si aggiudica l’affidamento dei Giochi olimpici invernali del 2026. I milanesi e gli ampezzani delle Dolomiti bellunesi, hanno esultato con una gioia davvero dirompente, che conclude il periodo grigio ed inspiegabile di rifiuto di ogni evento internazionale, per evitare i lavori preparatori degli eventi. Un modo di intendere il ruolo dell’Italia lontano dalla sua cultura e dal suo interesse di Paese tra i più ricchi ed importanti del globo. Se dovessimo andare a ritroso nella storia, ogni evento sportivo internazionale ha avuto riflessi molto significativi per il nostro prestigio ed economia, ha sviluppato una sana consapevolezza tra i giovani del rilievo di primo piano dell’Italia, ha rinnovato grandemente le città ospitanti. Ora tocca a Milano e Cortina d’Ampezzo, e non si poteva sperare in luoghi migliori per cambiare verso. Milano, la città che in questi anni si è progressivamente trasformata in una tra le più luminose ed europee del vecchio mondo, mentre Cortina ritorna, dopo il 1956, regina della neve olimpionica. Quindi felicità e soddisfazione per questa opportunità e speriamo che sia concluso definitivamente un periodo cupo, per ridare all’Italia fiducia in se stessa.