L’indecenza

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rivolgendosi ad alcuni studenti, ha affermato netto è chiaro che l'evasione fiscale “è indecente”. Ha aggiunto poi che chi non paga le tasse, si sottrae al dovere civile di pagare per contribuire all'organizzazione dei servizi pubblici tutti, e costringe i contribuenti fedeli a pagare anche per loro. Penso che i concetti rassegnati dal Presidente della Repubblica siano ineccepibili e sacrosanti: è il buon senso che li rende tali. Ma io spero che parlando di tasse si aggiunga che sono diventate senz’altro eccessive per chi non paga, ma altrettanto per le spese ingiustificabili dello stato e della abitudine dei governi di distribuire soldi presi in prestito per agevolare le campagne elettorali in dispregio al debito che per tale ragione aumenta anziché ridursi. Anche queste circostanze sono indecenti. Se dunque si vuole uscire da questa situazione, l’unica cosa da fare è ridurre drasticamente le tasse, perseguire drasticamente coloro che le evadono, rivedere  agevolazioni e deduzioni per finanziare la riduzione. Allora sì che la condizione italiana passerà dalla indecenza alla decenza.