La fatica della buona politica

Dopo la gaffe sul crocifisso da togliere nelle scuole italiane, il ministro Lorenzo Fioramonti annuncia che il Miur assumerà circa 50.000 nuovi insegnanti come concordato con le organizzazioni sindacali del settore. In effetti ci sono dei vuoti da riempire che certamente non agevolano la gestione del servizio scolastico. Ma anche in questa occasione il Ministro della pubblica istruzione, non ci dice nulla rispetto alle esigenze di offrire un'istruzione più allineata alle esigenze delle attività produttive italiane, in grave sofferenza a causa della incapacità del sistema scolastico di produrre competenze all’ altezza delle sfide di competitività nel mercato internazionale. Insomma, investimenti sui nuovi sistemi didattici, sulle attrezzature digitali, sui servizi di collegamento con le realtà produttive ai fini della alternanza scuola lavoro e sui tirocini, sulla professionalizzazione avanzata degli insegnanti, nulla di nulla. Il governo di questi temi sono oramai in in grande ritardo, e per il loro concepimento, progettazione e gestione, richiedono coraggio, impegno, pazienza. Probabilmente per questa ragione si è più disposti a lanciare annunci di assunzioni ed a insidiare crocifissi.