I punti per l’alleanza di governo

Chi l’avrebbe detto che la crisi del governo e le trattative per fare il nuovo avrebbero impegnato governanti e parlamentari, assediati dalla canicola agostana, alla ricerca spasmodica di soluzioni per assicurarsi che il proprio seggio resti al sicuro sino alla scadenza naturale, e magari trovare un ruolo buono nel governo piuttosto che in qualche commissione parlamentare. Intanto il PD che in pectore dovrebbe essere una delle due stampelle per reggere la nuova alleanza governativa con i 5Stelle, si fa approvare dai propri organismi i punti cardine oltre i quali non darebbe la propria disponibilità. Si tratta di 5 punti basici che riguardano l’Europa, la democrazia rappresentativa, la sostenibilità ambientale, i flussi migratori, le ricette economiche. Nulla di sconvolgente anche perché non credo che su questi punti ci sia molta distanza tra i giallorossi. Quella che però rischia di creare grandi problemi riguarda le affermazioni velate e non di Zingaretti che pare vorrebbe un esecutivo con persone non coinvolte in governi precedenti. Ma sono sicuro che si acconceranno; siatene certi. Vedrete alla fine ciò su cui nessuno derogherà riguarderà due punti: Franza o Spagna purché se magna; applicazione rigida del codice Cencelli.