I dazi di Trump

Una scarica di dazi statunitensi si abbattono sugli europei. Il Presidente Trump lo ha fatto per ritorsione alle politiche di aiuti pubblici di sostegno dei paesi europei (soprattutto la Francia) a favore della storica azienda europea Airbus, che si contende con la Boeing americana la metà del mercato mondiale. Il valore dei dazi in più a carico degli europei ammonta a circa 25 miliardi, e solo l’Italia ne dovrà subire 4,5 miliardi che renderanno i nostri prodotti, soprattutto quelli del settore alimentare e moda, penalizzati nel mercato statunitense in quanto i loro prezzi dovrannno necessariamente lievitare. Già erano significativamente costosi a causa del cambio dollaro euro, ora si aggiungono altri pesi, che scoraggeranno molti consumatori americani a scegliere prodotti europei ed Italiani. Va detto che per la politica di Trump, questa operazione ha un doppio valore. Da una parte dà un colpo alla rottura di equilibrio della concorrenza, con denaro pubblico che interviene a sostegno di una azienda come Airbus che invece dovrebbe misurarsi nel mercato come accade per Boeing; dall’altra il governo americano rafforza la propria linea di rafforzamento dell'economia reale, nel passato fortemente indebolita da allocazioni continue delle produzioni soprattutto in estremo oriente. Insomma, se costerà maggiormente il vino italiano e francese negli Usa, si venderà maggiormente vino californiano. Di fronte a questa politica aggressiva americana, sarà inutile continuare a lamentarsi; gli Stati Uniti possono condizionare fortemente il commercio grazie ad un proprio mercato interno davvero molto vivace. Dunque, gli europei, farebbero bene a rispettare le regole del mercato senza colpi bassi, giacché le conseguenze non potranno che pesare fortemente sulla nostra economia.