Ecco il proporzionale alla tedesca

Ecco depositato dal Presidente della commissione affari istituzionali della Camera dei deputati, il disegno di legge per la riforma elettorale che vira decisamente verso il sistema proporzionale simil tedesco; tant’è che viene chiamato ‘germanicum’. Siamo alle solite: chiunque abbia la maggioranza in parlamento, tra le attività più interessate e frenetiche rientra quella di farsi una propria legge per favorire successi elettorali. Non importa se gli stessi proponenti nel passato hanno espresso altre opinioni; quello che conta è che nel futuro prossimo possa essere ritenuta vantaggiosa. Ma come si sa, le cose buone talvolta possono avvenire anche per caso, e secondo me questa volta è così. I seggi della riforma saranno divisi con il sistema proporzionale a favore delle liste che superano la soglia del 5%. Anche le liste che supereranno il 5% solo in tre circoscrizioni in almeno due regioni otterranno seggi. Si stanno già levando gli scudi contro, ma resta il fatto che con l’astensione dal voto, che ormai si è radicata sempre più con il sistema elettorale maggioritario, è positivo che ciascuno possa essere incentivato a votare per formazioni politiche che culturalmente si attagliano al proprio modo di pensare. Infatti se molti non si recano alle urne, molto dipende da coalizioni troppo disomogenee al proprio interno, al punto da spingere al disinteresse dell’elettore. Si poteva certamente fare meglio con le preferenze per restituire al cittadino di scegliersi il proprio parlamentare, ma su questo punto le contraddizioni nella attuale politica non si sono manifestate: tutti i leader degli attuali partiti vogliono ancora sceglierseli personalmente.