Chi attacca suo fratello è Caino!

Ancora una espressione di grave razzismo si è avuta in un treno delle Ferrovie dello Stato da parte di un addetto alle pulizie a bordo ai danni di una ragazza  ventitreenne del Mali. Senza un motivo gli ha vomitato addosso tutto ciò che di offensivo si può dire ad una persona. Per fortuna era presente un giovane che ha ritenuto inaccettabile quello che stava avvenendo, ed ha aiutato la ragazza di colore. Non è la prima volta che accadono cose del genere nei treni, e comunque diventano sempre più frequenti espressioni di intolleranza razzista. È inutile fare finta di nulla. Quando è la classe dirigente ad aizzare o a lanciare costantemente segnali subliminali quando non diretti contro stranieri e ancor più contro persone di colore, persone affette da ogni patologia che sia, mentale o ideologica, si sentono in diritto di commettere i più insulsi o pericolosi atti contro il buon senso e contro la persona umana. La storia insegna bene che una china di questo genere porta sempre sventure; il tutto per guadagnare consensi da persone deviate ed incivili. Se davvero si ama l’Italia, la si ami davvero mettendo in luce il suo volto più bello: quello che promuove la fraternità e la solidarietà tra tutti gli uomini. Se ogni uomo viene da Dio, siamo tutti fratelli; chi minaccia e attacca un fratello è Caino.