È il fisco la questione delle questioni

Il nodo fisco, nel corso degli anni, è diventato sempre più ingarbugliato e stringe il collo delle famiglie e dell'economia ormai da decenni senza scampo (a causa di aumenti progressivi senza sosta) e fino a questi giorni. Tutti i governi hanno promesso di diminuirle, ma ognuno, alla fine, le ha aumentate. In quest’ultimo anno, ad esempio, la crescita ha riguardato, tra tasse occulte e palesi, circa un punto e senza calcolare il blocco rimosso dopo sei anni delle tasse locali che, nel corso degli ultimi 20 anni, in alcuni casi come il Lazio hanno conseguito circa il 400% di lievitazione. Insomma tra tasse dirette ( quelle prelevate da busta paga e pensionati) e quelle indirette (l’Iva sui prodotti vari, più le accise dei carburanti), per alcune famiglie arriva al 70% del proprio reddito complessivo. A fronte di questa situazione imbarazzante che spesso vede famiglie pagare fortune, senza ricevere servizi efficienti, si è fatta largo la flat tax. Promotore più impegnato di questo obiettivo è senz’altro Matteo Salvini, ma ultimamente si è notato un certo affievolimento nell’intento annunciato, tant’è che ha dichiarato di voler raggiungere l’obiettivo in più tappe. Saranno le pressioni europee, saranno le pressioni degli alleati di governo, saranno le oggettive difficoltà, la portata delle aspettative, dovranno ridursi. C’è solo da sperare, allora, che non vada a finire come con altri governanti. La questione fisco, non è una cosa qualsiasi: è la questione delle questioni delle famiglie e delle imprese. Chi saprà tirare dritto e risolvere questo annoso problema, sarà riconosciuto capace di governare il Paese.