Vrailexia, il progetto europeo di grande impatto sociale (Video)

Intervista al professore Giuseppe Calabrò sul progetto Vrailexia: ecco di cosa si tratta e qual è il suo scopo

Vrailexia è un progetto europeo avviato nel settembre 2020 dall’Università della Tuscia per sostenere il percorso accademico degli studenti universitari con dislessia. A proposito di questa iniziativa Interris.it ha intervistato Giuseppe Calabrò, responsabile scientifico del progetto.

Sono circa 10.000 (14.441 studenti dsa 19/20 – Fonte Elaborazione Cnudd su dati MUR) gli studenti universitari con i problemi di dislessia, le università italiane sono preparate ad accoglierli? In che modo?

“L’Italia è uno dei Paesi virtuosi in termini di diritto allo studio nel panorama europeo, infatti è uno dei pochi Paesi in cui esiste una legge nazionale (170/2010) che stabilisce punti chiave per quanto riguarda la gestione della inclusione scolastica per gli studenti con difficoltà di apprendimento. Inoltre alcuni Atenei, più sensibili all’argomento, da diversi anni hanno attivato servizi per supportare gli studenti con disabilità. Tuttavia, se presenti, le azioni rivolti a studenti con dislessia fanno parte del quadro di interventi previsti nell’area della disabilità, al contrario con VRAILEXIA puntiamo a un cambio di prospettiva che mira a mettere in luce la potenzialità della dislessia come neuro diversità e non come disabilità. Con VRAILEXIA, l’Ateneo della Tuscia vuole creare una rete europea di Campus Sostenibili e mettere in condivisione e a sistema le strategie di inclusione partendo proprio dalle buone prassi già esistenti nel nostro Paese. In questi primi mesi di attività siamo stati piacevolmente sorpresi dall’interesse con cui il progetto è stato accolto sia dalle Università più all’avanguardia sul tema, sia dagli stessi studenti. Abbiamo da poco pubblicato on line un questionario rivolto a studenti dislessici per mappare le principali difficoltà che incontrano e le principali risorse che mettono in atto durante lo studio universitario; nel giro di pochi giorni abbiamo raccolto più di 400 questionari e siamo stati contattati da diverse Università. Questo è un dato numerico molto importante che però noi interpretiamo come 400 storie vissute di difficoltà, 400 voci che vogliono essere ascoltate e Università pronte a collaborare per creare un ambiente accademico dove gli studenti, non siano facilitati solo perché presentano delle difficolta, ma vengano messi nelle stesse condizioni dei loro colleghi. Come? Nel nostro caso sviluppando strumenti innovativi di supporto allo studio basati sull’intelligenza artificiale e semplicemente facendo rete”.

In che modo l’intelligenza artificiale potrà aiutare gli studenti?

“Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha riscosso successo in numerosi campi di applicazione e siamo orgogliosi di essere tra i pionieri del suo utilizzo anche in ambito educativo per la dislessia. L’intelligenza artificiale sarà, infatti, il cuore di uno dei prodotti che realizzeremo alla fine del progetto, il beSPECIAL. Quest’ultimo è una piattaforma digitale che, grazie ad algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, sarà in grado agli studenti dislessici gli strumenti più adeguati per supportarli allo studio. Gli algoritmi di intelligenza artificiale partiranno da informazioni estratte dalle certificazioni cliniche e da appositi questionari per individuare le maggiori problematiche degli studenti e fornire loro strumenti e servizi per superarle. La grande potenza dell’intelligenza artificiale risiede nella capacità di gestire un’enorme quantità di dati e di fornire in uscita la soluzione più adatta a ciascuno studenti. Le esigenze di ogni singolo studente verranno, quindi, soddisfatte grazie alla potenza di questi algoritmi”.

Chi partecipa e quali sono gli obiettivi del progetto “VRAILEXIA”?

“Il progetto VRAILEXIA, il cui acronimo racchiude tutti gli aspetti principali del progetto realtà virtuale (VR), intelligenza artificiale (AI) e dislessia (lexia), è stato co-finanziato dalla Comunità Europea all’interno del programma “Erasmum+ – Key Action 2: Strategic Partneship Project”. Uno dei punti di forza di VRAILEXIA è la multidisciplinarietà del partenariato, costituito da sette università, due istituti per l’istruzione e formazione professionale e un’azienda, che spaziano dal settore dell’informatica, dell’ingegneria fino alla psicologia e le scienze sociali. Il progetto conta inoltre il supporto di tre associazione internazionali sulla dislessia. I partner del progetto sono presenti in diverse aree dell’Europa, partendo dall’Italia, passando per la Francia, il Portogallo, la Spagna, la Grecia, fino ad arrivare al Belgio. L’obiettivo principale di VRAILEXIA è quello di pensare fuori dagli schemi, sviluppando strumenti e servizi per tirar fuori le potenzialità degli studenti dislessici partendo dai loro punti di forza. Tale obiettivo viene, nella pratica, declinato nel raggiungimento di cinque risultati, quali l’implementazione di test in realtà virtuale per mettersi nei panni dei dislessici, la sopracitata piattaforma beSPECIAL, la realizzazione di un database open di materiale didattico, due eventi di formazione per studenti e docenti per aumentare la conoscenza della dislessia e, infine, la realizzazione di una rete europea di università sostenibili ed europea per la gestione standardizzata di studenti dislessici”.

Come preparare gli insegnanti e gli studenti a questo progetto innovativo?

“E’ di fondamentale importanza sia il lavoro di comunicazione e sensibilizzazione che quello di formazione. In ambito universitario il corpo docente e amministrativo spesso non è pronto o non si sente in dovere di rispondere alle esigenze del singolo studente e questo alimenta il fenomeno dell’abbandono o, nelle migliori delle ipotesi, il ritardo degli studenti dislessici nel percorso accademico. Con VRAILEXIA siamo subito partiti con incontri capillari nei singoli Dipartimenti per poter far conoscere gli obiettivi del progetto e soprattutto per iniziare a parlare di dislessia come di diversità che porta spesso con sé potenzialità nascoste che devono trovare solo il modo di essere valorizzate. Nei tre anni di progetto avremo due momenti di formazione uno per docenti universitari e l’altro per studenti, volti a fornire competenze rispettivamente su metodologie didattiche basate sui principi dell’Universal Design e a potenziare le capacità di pensatore visivo in un percorso basato su un approccio imprenditoriale. Le attività di formazione porteranno quindi alla creazione di una task force interna in ogni Ateneo partner che assicurerà la trasferibilità delle competenze e la sostenibilità dei risultati di progetto. Affianco alle attività di formazione ci saranno anche dei momenti di diffusione e condivisione dei risultati, a livello locale ed internazionale, volti proprio a comunicare in maniera diversa la dislessia veicolando il messaggio che pensare fuori dagli schemi non solo è positivo ma è molto più funzionale per trovare soluzioni innovative e che rispondano meglio alle sfide richieste nel mondo del lavoro e della società odierna. Per tutte le informazioni sul nostro progetto potete visitare il sito www.vrailexia.eu e seguire i nostri canali social: facebook @vrailexia.outcomes, Instagram @vrailexia.project, Linkedin vrailexia project”.